Tullio de Piscopo è stato da sempre un artista poliedrico, abituato a inserirsi nei contesti più disparati, interessato più al pubblico che al genere o allo stile, sempre teso a coinvolgere, emozionare e stupire. La sua capacità comunicativa e il suo entusiasmo lo hanno portato in maniera naturale all’insegnamento, teso a soddisfare la voglia di emulazione che la sua tecnica e brillantezza crea tra gli spettatori.
Una costante nel suo percorso artistico è l’attenzione alla melodia e all’ascoltabilità.
Ha partecipato a quasi tutte le ondate di mode e generi musicali che hanno attraversato l’Italia, e spesso ha contribuito con originalità a lasciare una impronta personale. Tra i contributi meno ortodossi vi sono parecchi lavori di contaminazione e riproposta in chiave “moderna” di brani di musica classica, come in Mozartiana.
Il padre, Giuseppe, era a sua volta un batterista e percussionista che suonava nell’orchestra del Regio Teatro San Carlo di Napoli e nell’orchestra del Maestro Giuseppe Anepeta, uno dei più famosi arrangiatori e direttori d’orchestra della canzone napoletana, mentre il fratello maggiore Romeo (nato nel 1937) faceva parte di complessi che suonavano nella zona di Bagnoli, gravitando attorno alla base NATO. Romeo sarebbe morto a soli vent’anni nel 1957 dopo una serata con l’Orchestra del Circolo Ufficiali della base Nato di Bagnoli.
De Piscopo vanta collaborazioni con musicisti di rango fra i quali Max Roach M’Boom Re Percussion, Quincy Jones, Chet Baker, Pantaleon Perez Prado, Dizzy Gillespie, Gerry Mulligan, Bob Berg, Don Cherry, Gil Evans, Sal Nistico, Wayne Shorter, Slide Hampton, Billy Cobham, Kay Winding, Gato Barbieri, Vinicius De Moraes, Toquinho, John Lewis, Buddy DeFranco, Massimo Urbani, Astor Piazzolla, Eumir Deodato, Don Costa, Stéphane Grappelli, Alphonso Johnson, Bob Brookmeyer, Nanà Vasconcelos, Niels-Henning Ørsted Pedersen, Richie Havens, Mike Melillo, Dave Samuels, Dado Moroni, Franco Cerri, Enrico Intra, Guido Manusardi, Mario Rusca, Sante Palumbo, Stefano Cerri, Gianni Basso, Renato Sellani, Massimo Moriconi, Giorgio Azzolini, Luciano Milanese, Giancarlo Barigozzi, Aldemaro Romero, Giovanni Fenati, Roberto Fabbriciani, Mina, Adriano Celentano, Lucio Dalla, Manu Chao, Shirley Bunnie Foy, Guido Pistocchi, George Aghedo, Al Bano Carrisi, Franco Battiato, Fabrizio De André, Enzo Jannacci, e tantissimi altri.
Fu inoltre batterista nel gruppo di Pino Daniele nei dischi Vai mò, Bella ‘mbriana, Sciò, Common Ground, Acqua e Viento, Assaje, Ricomincio da 30, Anema e core; fece parte anche dei grandi tour con Alphonso Johnson, Gato Barbieri, Mel Collins, Mino Cinelu, Karl Potter, Tony Esposito, James Senese, Rino Zurzolo e Joe Amoruso.
Nel mese di dicembre 2009 fu in Kenia, dove tenne anche alcuni concerti in con la sua formazione, testimonial per “Malindi Protegge i Bambini”, la campagna lanciata dal CISP-Sviluppo dei Popoli, con l’UNICEF e l’Associazione turistica di Malindi e Watamu (Malindi & Watamu Tourism Welfare Group) contro ogni forma di sfruttamento sessuale e commerciale dei bambini e a favore di un turismo responsabile sulla costa del Kenya. La campagna fu patrocinata dal Ministero degli Affari Esteri.
Nei maggio 2010 uscì il singolo Conga Milonga che ottenne nelle radio e televisioni un ottimo riscontro. Il brano precedette l’uscita a giugno dell’antologia Questa è la Storia, due CD che raccolgono i primi quarant’anni della sua lunga carriera. Il primo dei due dischi riunisce i “sempreverdi” interpretati con grandi ospiti e nuovi remix di brani storici quali Andamento lento, Stop Bajon e E Fatto ‘E Sorde! E?. Il secondo CD, invece, vede come protagonista il grande amore di De Piscopo: La batteria. Con questo strumento in primo piano interpreta famosi pezzi di blues, jazz e musica classica, come Carmina Burana, Dies Irae e il Requiem di Verdi. Nel mese di luglio viene premiato all'”Ischia Global Film Fest” per il 150º Anniversario dell’Unità d’Italia.
Il 2010 si concluse con un importante evento nella suggestiva cornice di piazza Tasso a Sorrento, a conclusione del “Sorrento Jazz festival” con una presenza di quindicimila persone e ospiti di alto livello come il tenore Stefano Secco per un omaggio in Torna a Surriento con un arrangiamento jazz.
È presidente onorario di due associazioni non profit sorrentine: dal 1997 dell’A.T.S. (Arti, Turismo, Sport), dal 2008 dell'”Associazione Gino e Michele Stinga”.