Mostri alla clorofilla, canguri boxeur, carcerati dal pugno d’acciaio contro assassini che usano le proprie interiora per strangolare le vittime, casalinghe col vizio del cannibalismo, gang di sole donne con la passione per i coltelli coinvolte in intrighi in stile shakespeariano, prigioni femminili in località tropicali con torride rivoluzionarie contro il potere, lottatori mascherati contro i mostri, assetate vampire di ogni ordine e grado, samurai nichilisti alla ricerca dell’autodistruzione in un mondo governato da odio e violenza, incredibili isole dove il delirio di un pazzo genera incubi teratologici, prigionieri in Vietnam alla ricerca della salvezza guidati da un visionario assistito dal Cielo… Di questo e altro sono fatti i film di exploitation, un genere trasversale che attraversa tutti i generi – dall’horror alla fantascienza, dal thriller all’action, dal noir all’erotico – e fa del profitto la sua stessa ragione di vita. Però, usando una materia così “vile” come mezzo di espressione, un drappello di spavaldi registi ha avuto la libertà di realizzare anche opere profonde, complesse e artisticamente uniche. Questo libro compie un affascinante viaggio tra centinaia di film autenticamente originali, ripercorrendo con rispetto e rigore critico la carriera di alcuni dei maggiori autori di questo “super genere”, presente nelle cinematografie di tutto il mondo. In Europa: Pete Walker (La casa del peccato mortale), alfiere dell’horror politico e crudele; Jesus Franco (Vampyros Lesbos), infaticabile autore di circa 200 film, alcuni inguardabili, altri sublimi; José Ramón Larraz (Symptoms l’incubo dei sensi), fumettista passato con successo al cinema; Jean Rollin (Fascination), poeta dell’exploitation erotica; Paul Naschy/Jacinto Molina (El caminante), il licantropo che volle farsi regista; Norman J. Warren (Inseminoid), abile e tenace rielaboratore di trame fantahorror. Negli Stati Uniti: Jack Hill (Spider Baby), incontestato maestro di azione e rivoluzione; Michael e Roberta Findlay (Snuff), la strana coppia dell’exploitation più estrema; Doris Wishman (Let Me Die a Woman), una donna nel regno degli uomini. Nel resto del mondo: Teruo Ishii (Horrors of Malformed Men), straordinario autore di film bizzarri e trasgressivi; Nam Nai Choi (Story of Ricky), sottovalutato realizzatore di pura follia targata Hong Kong; René Cardona (Korang, la terrificante bestia umana), compassato e austero regista di film improbabili spesso con l’ineffabile lottatore Santo come protagonista; Juan López Moctezuma (Alucarda), la faccia intellettuale dell’exploitation messicana; Eddie Romero (Terrore sull’isola dell’amore), il filippino che conquistò Hollywood senza andarci.
Casa Editrice CRAC Edizioni