L’autrice de “La casa degli spiriti”, la cilena Isabel Allende, ha fatto sapere di essere a favore della legalizzazione della marijuana nel suo Paese, e ha detto che “mangiare ogni tanto un biscotto di marijuana per amore e’ fantastico”. Allende, Premio Nacional di letteratura 2010, ha rilasciato questa dichiarazione a Radio ADN, mentre parlava del suo libro “L’amante giapponese”, conversando sulla politica del Cile, delle droghe e della sua separazione dopo 27 anni di matrimonio. La scrittrice, che ha venduto piu’ di 65 milioni di copie, tradotte in 35 lingue, ha detto che il 2015 “e’ stato un anno con molte perdite”. “Mi sono innamorata di Willi (lo statunitense William Gordon) la prima volta che l’ho visto ed abbiamo lottato molto per questo amore ed abbiamo passato molte situazioni orribili. A me e’ morta una figlia e a lui ne sono morte due”, ha ricordato. Il figlio minore di Gordon, Harleigh, fu trovato morto dopo una overdose di droga e venti anni della sua figlia maggiore, Jennifer, era sparita e si presuppone che sia morta. Allende ha passato un periodo pieno di tormenti con sua figlia Paula, che e’ morta nel 1992, a 28 anni, a causa di una porfiria che l’aveva portata in coma in una clinica in Spagna. In virtu’ di questa vicenda contraddistinta dalle droghe, la scrittrice ha sostenuto ieri di essere a favore della legalizzazione della marijuana: “Sono completamente a favore della legalizzazione della marijuana e per poterla usare non solo come medicina ma per molte altre cose”. “Con Willi ho vissuto tutte le vicende in materia, e la peggiore e’ la penalizzazione. Chi viene arrestato finisce in carcere ed e’ spinto ad usare droghe sempre peggiori. Non e’ un problema da codice penale, e’ un problema di salute pubblica”, ha detto rispetto alla situazione cilena dove la droga e’ illegale. “Io ho in tasca tutta la marijuana che desidero, cosi come ce l’ho nella mia casa, ma non mi piace avere la coscienza alterata, ma mangiare ogni tanto un biscotto di marijuana per amore e’ fantastico, ma ora e’ molto tempo che non mi accade”.
fonte aduc