Il Nobu Trio ci ha abituati ad un jazz sperimentale, capace di farsi amare dagli appassionati del genere e contemporaneamente di attirare anche un auditorio proveniente da altre sonorità. Incassato l’apprezzamento del Bel Paese, il passo successivo più naturale per il trio milanese non poteva che essere quello di varcare i confini nazionali, e presentare “Mystic Flow” al pubblico internazionale.
“Mystic Flow” ha gia’ avuto modo di colpire la critica dei piuù svariati settori musicali, in virtù dei suoi molteplici punti di accesso. Luciano Vanni, direttore di JazzIt, segnala come questo esordio già confezioni “una musica carica di sketches psichedelici al limite del noise e del minimalismo sonoro ma anche ambientazioni funkeggianti”. Per Il Popolo Del Blues invece questo è “un disco che coraggiosamente si colloca nella categoria jazz rock” (Michele Manzotti), mentre per Audiofollia, quella di “Mystic Flow” è nientemeno che “musica con la M maiuscola, in grado di sorprendere ed emozionare con le sue spirali evolute” (Francesco Lenzi). Insomma, per concludere con le parole di Enrico Ramunni di Rockerilla con il Nobu Trio “l’America è sotto l’uscio di casa”.
Il Nobu Trio si appresta, così, a varcare questo uscio, per portare la propria brillante visione musicale verso nuovi e piu’ ampi orizzonti.