Torna dal 30 ottobre all’1 novembre a Villa Erba (Cernobbio, Como) la seconda edizione di Wine&Food Style, evento dedicato al vino e al cibo made in Italy d’eccellenza.
Tre giorni di incontri alla scoperta di accostamenti tra vini e cibi di qualità, tra percorsi di degustazione, esperienze sensoriali ed eventi a tema.
Tra le proposte di spicco, l’iniziativa organizzata da FISAR, la federazione che riunisce i sommelier albergatori ristoratori, che offrirà un fitto calendario di degustazioni guidate; le dimostrazioni condotte da Miss…ione Matterello, associazione cultural-gastronomica composta da vere e proprie professioniste della pasta fresca tradizionale al matterello; l’incontro con degustazione organizzato dalla sezione di Como di ONAF (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggi), dove verranno presentati al pubblico i più rinomati prodotti caseari lariani; gli show cooking organizzati dalla scuola di cucina milanese Cucina In, in un’apposita area attrezzata.
Verrà dato anche spazio alla lettura – ovviamente a sfondo enogastronomico – con gli incontri organizzati in collaborazione con Parolario, evento culturale comasco per la promozione dei libri e della lettura, che proporrà 4 libri a tema “cibo” con la presenza degli autori.
Importante sarà la presenza di realtà della zona di Como e Lecco, come Eatable, associazione enogastronomica nata a Como due anni fa con lo scopo di valorizzare e promuovere i prodotti tipici del lago, delle valli, delle montagne, che proporrà una serie di assaggi dei prodotti e della gastronomia lariana (dallo zincarlin con erbe, fiori e tartufo nero lariano alle pulpett de vers, dal masigott alla gallina in carpione) e due incontri di approfondimento; e di prodotti locali come la Resta de Comm’, il Pan Mataloc di Bellagio e la Nuvola, lo zincarlin aromatizzato con erbe e fiori, il tartufo alla polenta con salmerino e lavarello affumicati, le pancette farcite dell’Antica Salumeria Sangalli, i grandi formaggi di Gildo Ciresa, stagionati nelle grotte della Valsassina, i dolcissimi prosciutti affinati ai venti di lago e collina di Marco d’Oggiono, i salumi stagionati e gli insaccati freschi di Agricoltura 2000.
Moltissime anche le specialità provenienti dal resto della Lombardia e da tutta Italia, come il Bitto Storico, i salumi d’oca a km zero, il cecino rosa e il fagiolo zolfino del Pratomagno, entrambi toscanissimi, le selezionate produzioni di risi della Lomellina, i prodotti a base di nocciole IGP del Piemonte, i tartufi bianchi, neri e i prodotti derivati dal tartufo, gli olii extravergini dell’Umbria e del Pistoiese, le birre artigianali, i dolci tipici del Friuli, i formaggi provenienti da microproduttori del Nord Italia (selezionati da una start-up avviata da due disoccupati che si sono reinventati un mestiere), la bottarga, la busonaccia, le caponate e tante altre tipicità siciliane, il miele e il liquore di mirto della Gallura.
Ci sarà spazio anche per il biologico, con conserve di frutta e verdura biologiche di due aziende siciliane certificate, i nettari di mirtillo provenienti da un’azienda specializzata della Valtellina e le lumache prodotte da un allevamento che sviluppa il metodo a ciclo biologico completo, con totale assenza di farine, mangimi e integratori di sintesi, dove le chiocciole Helix Aspersa crescono nutrendosi unicamente dei vegetali freschi prodotti in azienda .
Tra le curiosità “food” si segnalano le mostarde di frutta artigianali che arrivano dal Canton Ticino, in Svizzera.
Per quanto riguarda i vini, c’è solo l’imbarazzo della scelta, con aziende agricole provenienti dalle principali aree vitivinicole del Paese. Il Piemonte è ben rappresentato dai grandi Doc e Docg di Langhe, Monferrato e Roero e dall’Erbaluce, un bianco autoctono dal grande carattere. Chianti, Vin Santo e Montepulciano sono i grandi protagonisti toscani, mentre dal Nord-Est arrivano Verduzzo e Prosecco della Marca Trevigiana, Amarone, Valpolicella e Soave della Val d’Illasi.
Tra le altre regioni rappresentate spiccano la Lombardia, con le cantine del Consorzio Vini Mantovani e quelle del Consorzio “Club del Buttafuoco Storico”, che riunisce le 13 vigne dove si produce questo rinomato vino dell’Oltrepò Pavese, mentre gli alfieri della Puglia sono due eccellenze vinicole del nostro Sud, come il Primitivo e il Negroamaro, entrambi vinificati “in purezza”, e un outsider di lusso come il Nardò Doc. Tra le curiosità che non mancheranno di destare interesse tra il pubblico degli intenditori va segnalata – con una piccola escursione fuori dai patrii confini – l’ampia selezione di vini neozelandesi, provenienti dalle più note zone di produzione dello stato insulare del Pacifico, proposta da un importatore lariano.