Giuseppina Torre è un magnifico esempio di quelle eccellenze italiane che conquistano ammirazione e consensi oltreoceano. La sua storia è un po’ come una favola: viene “scoperta” tre anni fa dagli organizzatori dei “Los Angeles Music Awards”, che avevano notato un suo brano su iTunes, e nel giro di poco tempo, si ritrova acclamata negli Usa e premiatissima ovunque.
Il primo album di Giuseppina Torre è uscito il 9 ottobre con il titolo “Il Silenzio delle Stelle”, pubblicato da Bideri e distribuito su etichetta Sony Classic. In questo lavoro ci sono alcune collaborazioni eccellenti, quali i Solis String Quartet, Fabrizio Bosso, Consiglia Licciardi e Michele Signore. La produzione artistica e gli arrangiamenti sono a cura del Maestro Mimmo Cappuccio, la produzione è a cura di Bideri SpA.
Nata a Vittoria, in provincia di Ragusa, ha conseguito il Diploma in Pianoforte e ha iniziato subito la carriera concertistica, che si può collocare tra la musica classica e la New Classical. Il suo percorso artistico è costellato da riconoscimenti e premi sia nazionali che internazionali (negli Usa ha conquistato in più categorie e per ben tre volte i “Los Angeles Music Awards” , premi dedicati alla musica indipendente, proprio con il brano “Il silenzio delle stelle”) mentre la sua attività concertistica non si è mai fermata.
A Los Angeles suona davanti a Paolo Sorrentino e frequenta Gabriele Muccino, due tra i registi italiani più apprezzati oggi negli Usa. Qualcuno comincia ad accorgersi di lei anche da noi, ed infatti la sua musica ha fatto da colonna sonora ad alcuni servizi speciali del Tg1 curati da Roberto Olla, tra cui il toccante docufilm “L’amore dopo la tempesta”, sui sopravvissuti della shoah.
Della sua musica Giuseppina dice:
Le mie composizioni sono rivolte al mondo dell’introspezione nel tentativo di andare oltre il visibile, traducendo in musica gli stati d’animo, le emozioni, i sentimenti, le sensazioni in cui ognuno può riconoscersi. La mia musica è un viaggio musicale-emozionale nel labirinto del cuore.