In un periodo non certo facile per l’economia internazionale, il mercato dei gioielli, soprattutto quelli di lusso, sta facendo registrare segnali di ripresa. Cresce il numero degli italiani, ma soprattutto dei turisti stranieri che acquistano gioielli di alta gamma e per il 2015 si stima un incremento delle vendite pari al 3%. Tra i marchi top italiani, con le maggiori quote di vendita per il 2014, primeggia la firma Gianni Carità che si classifica al terzo posto (dati Euromonitor International).
A premiare lo storico marchio di gioielli, in Italia e all’estero, sono state la secolare tradizione nel settore orafo, la maestria artigianale nella produzione di gioielli 100% made in Italy ed un design ricercato unito all’uso delle più evolute tecnologie.
I prodotti a firma Gianni Carità sono distribuiti, oggi, in una rete selezionatissima di circa 150 gioiellerie italiane di alta gamma, mentre gli altri marchi FOGI e Kemira sono presenti presso 500 negozi specializzati nei gioielli prêt-à-porter.
Vero simbolo dell’alta gioielleria italiana, la Gianni Carità & Figli S.p.A. è tra le aziende più riconosciute e accreditate nel mondo. I gioielli Carità sono particolarmente apprezzati
in Belgio, Germania, Inghilterra, Polonia, Romania, Russia, Spagna e Stati Uniti, ma soprattutto il Giappone ha sempre ricoperto un posto di prima fila nelle presentazioni all’estero delle varie collezioni. L’approdo al mercato giapponese risale, infatti, al 1985 con l’apertura del primo corner presso il Department Store di Yokohama.
Uno sviluppo nel mercato asiatico che a breve si consoliderà ulteriormente. Il 18 gennaio 2016, infatti, il Cavaliere Gianni Carità è stato invitato presso l’Ambasciata Italiana a Tokyo. In questa occasione l’azienda presenterà la nuova linea di gioielli “Chain”, in oro e pietre preziose come smeraldo, zaffiro e rubino, pensata per una donna di classe, elegante, contemporanea, dalla personalità poliedrica, che sceglie il gioiello giusto da abbinare ad ogni outfit.
L’appuntamento in Giappone rappresenterà non solo un’opportunità per l’ulteriore impulso allo sviluppo del marchio nel mercato orientale, ma soprattutto il riconoscimento ufficiale oltre Europa del valore del made in Italy che si rispecchia nelle creazioni firmate Gianni Carità, tutte sapientemente curate nei minimi dettagli, frutto della lunga tradizione artigianale napoletana e della forte passione familiare per l’arte orafa.
Una storia preziosa, quella dell’azienda, che parte da Napoli nel lontano 1834 e attraversa ben cinque generazioni. Sono passati quasi due secoli da quando Vincenzo Carità, bisnonno di Gianni, aprì la sua prima bottega nell’antico Borgo Orefici, nel cuore della città partenopea, sotto il regno di Ferdinando II di Borbone. Si racconta che godesse di un buon rapporto con gli ambienti di corte tanto che realizzò una splendida collana per la regina Maria Teresa d’Austria. Da allora, da una generazione all’altra, sempre un Vincenzo e un Giovanni si sono succeduti alla guida dell’allora laboratorio ed oggi dell’azienda Gianni Carità & Figli S.p.A. di fama internazionale. Una storia ricostruita magistralmente dallo scrittore e giornalista Nino D’Antonio nel suo libro intitolato “La genia dei Carità. Viaggio a ritroso”.
Oggi alla guida dell’azienda due generazioni, il Cavaliere Gianni Carità e i suoi tre figli, Vincenzo, Giancarlo e Pier Paolo, che rappresentano le due anime complementari dell’azienda: quella squisitamente tradizionale, che si fonda sull’esperienza secolare nel settore orafo e quella più innovativa, che incontra i mutevoli gusti ed esigenze del mercato. Questa duplicità emerge anche nelle creazioni dei gioielli che coniugano in modo ricercato il gusto della tradizione, nelle linee dedicate ad esigenze più formali, e quello della contemporaneità nelle linee di gioielli prêt-à-porter, che interpretano le tendenze più innovative della moda.