GinnungagapIl Ginnungagap, l’abisso degli abissi, baratro gigantesco paragonabile al nulla caotico dove misteriose energie e incontrollati fermenti si agitano in questo affascinante e desolante paesaggio primordiale per dare vita all’universo. Il termine Ginnungagap ha due differenti possibili significati: uno potrebbe essere un accostamento con il termine “géna” ovvero “baratro spalancato” che si accosterebbe bene visto che di un baratro realmente si tratta, l’altro termine è invece “ginn” che significa “magia”, questo potrebbe alludere a una visione del Ginnungagap come fenomeno di natura magica. Non è comunque improbabile che entrambi i termini siano alla base del significato della parola che assumerebbe così il significato di “voragine magica”.
A nord del Ginnungagap, si estende il “Niflheim” la “casa della nebbia”, la regione dei ghiacci eterni, dominata dal gelo e da una nebbia fittissima. Al centro del Niflheim si trova un gigantesco pozzo, l’”Hvergelmir” che significa “caldaia tonante”, in questo pozzo si trovano enormi masse d’acqua che raggiungono temperature molto alte, bollendo e rimbombando paurosamente senza sosta. Da questo pozzo nascono tutti i fiumi del mondo. Nello “Elivagar” “flutti tempestosi”, si infrangono delle enormi onde ghiacciate portatrici di una malefica spuma, che condensandosi, ricopre tutto il ginnungagap di una spessa coltre di ghiaccio. Al sud del mondo si trova il “Muspellheim” “la casa dei distruttori del mondo” da dove arriva il calore provocato da altissime fiamme che lo divorano incessantemente. In questa regione regna incontrastata la forza primordiale e terrificante del fuoco selvaggio, non ancora addomesticato dalla civiltà.
E qui dunque, in questo luogo inospitale di gelo e fuoco dove nella notte dei tempi si svolgeranno gli avvenimenti che porteranno alla nascita dell’universo e delle divinità nordiche.