La notizia della morte di Dominique Velati è stata resa nota in una conferenza stampa nella sede del Partito radicale da Marco Cappato, Mina Welby e dal segretario dell’associazione ‘Luca Coscioni’, Filomena Gallo. Velati, ha spiegato Cappato, è stata la prima persona aiutata economicamente ed ‘accompagnata’, in territorio italiano, nell’iter per l’ottenimento dell’eutanasia in Svizzera. Il caso della donna, militante radicale, era già rimbalzato sui mezzi di comunicazione con il suo annuncio di volersi recare in Svizzera per morire. Velati, ha reso noto Cappato, “ha ottenuto il suicidio assistito a Berna lo scorso 15 dicembre, ed oggi ne diamo notizia seguendo le volontà da lei indicate in merito ai tempi per rendere pubblico l’evento”. ”Sono circa 90 le richieste ricevute nelle ultime settimane – ha sottolineato l’esponete radicale – da parte di cittadini malati terminali che chiedono un aiuto per ottenere l’eutanasia in Svizzera”. I Radicali hanno reso noto di aver già inviato comunicazione alla Questura di Roma, alla Procura generale della Repubblica ed al ministro della Giustizia dell’iniziativa illustrata, autodenunciandosi per l’aiuto fornito a Dominique Velati e per quello che si preparano ad offrire anche ad altri malati che lo richiedessero. E’ l’atto di disobbedienza civile annunciato oggi dai Radicali con la costituzione dell’associazione ‘Sos eutanasia’, con apposito conto presso una sede bancaria. L’azione contravviene agli articoli del Codice penale che prevedono la reclusione per chi agevola l’esecuzione di un suicidio in “qualsiasi modo”. Cappato ha anche annunciato la sua autodenuncia alle Forze dell’ordine.
fonte aduc