Piu’ di 40 frodi creditizie al giorno: le ha registrate nel primo semestre 2015 l’Osservatorio Crif, secondo cui nel complesso le frodi sono state quasi 8.000, con un aumento di circa il 2% dell’importo medio frodato, attestatosi a 5.952 euro. Le frodi, perpetrate attraverso un furto di identita’ e il successivo utilizzo illecito dei dati personali e finanziari altrui per ottenere credito o acquisire beni con l’intenzione premeditata di non rimborsare il finanziamento e non pagare il bene, e’ un fenomeno – sottolinea il Crif – che ha assunto “una dimensione assolutamente preoccupante”. A fare la parte del leaone sono gli acquisti fraudolentemente effettuati attraverso un prestito finalizzato: sono il 74,3% dei casi (contro l’80% dei primi 6 mesi 2014). Un aumento estremamente significativo (+86,6%) si registra invece per le frodi associate alle carte di credito, che balzano al secondo posto assoluto della graduatoria con una quota del 12,8%, e per quelle sui fidi che, seppur con una quota minoritaria, sono quasi raddoppiate rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Nell’ambito dei prestiti finalizzati, il 52,7% dei casi di frode rilevati ha avuto per oggetto l’acquisto di elettrodomestici (+44,1% rispetto al 2014) e prodotti di elettronica e informatica quali, ad esempio, tv di ultima generazione, smartphone e tablet. Quasi il 6% delle frodi creditizie sono state commesse in fase di acquisto di auto e moto, con un importo frodato superiore agli 11.000 euro. Una quota rilevante di frodi ha riguardato anche gli articoli di arredamento (con il 7,4% del totale), in crescita del +37,1% rispetto alla precedente rilevazione. Nel 36% dei casi l’importo frodato e’ risultato inferiore ai 1.500 euro (con una quota sul totale in calo del 16%), in virtu’ del peso rilevante delle frodi portate a termine per l’acquisto di prodotti di elettronica di consumo, informatica e telefonia, tipicamente di importo piu’ contenuto. Il 33,4% dei casi, pero’, ha visto un importo superiore ai 10.000 euro, con una crescita addirittura del +56% per quanto riguarda le frodi relative a prestiti di importo superiore ai 20.000 euro. La maggioranza delle vittime sono uomini (60,2% dei casi), cosi’ come nel primo semestre 2014. La classe di eta’ in cui si concentra il maggior numero di casi e’ quella compresa tra i 41 e i 50 anni (con il 25,8% del totale), che balza dal terzo al primo posto della classifica. La fascia d’eta’ nella quale si rileva il maggior incremento percentuale delle frodi e’ quella degli over 60 (+18,4%) mentre diminuiscono gli under 30 (-15,1%). Oltre la meta’ dei casi di frode interessa regioni del Sud e delle Isole, anche se l’area del Nord Ovest e’ l’unica ad aver fatto registrare un incremento dei casi di frode (+5%), mentre il Nord Est risulta essere l’area con la flessione piu’ consistente (-12%). A livello regionale, la maggiore incidenza si registra in Campania, Sicilia, Lombardia, Lazio e Puglia, le stesse regioni dello scorso anno. Immediatamente a ridosso delle regioni piu’ colpite, il Piemonte sorpassa l’Emilia Romagna. Il maggior incremento rispetto al corrispondete periodo del 2014 si registra, pero’, in Sardegna (+16,3%). In Piemonte la crescita e’ stata del +8,7%, in Sicilia del +6,5% e in Lombardia del +5,4%. Rapportando invece l’incidenza dei casi fraudolenti rispetto al credito erogato, la Sicilia supera la Campania raggiungendo il primo posto assoluto, mentre la Calabria scala la classifica passando dalla nona posizione alla terza.
“Le frodi creditizie sono un fenomeno che non conosce crisi e, anzi, i criminali sembrano diventare sempre piu’ professionali, inventando continuamente nuove modalita’ di truffe sia su Internet sia nel mondo reale, per ottenere dati personali con cui compiere furti d’identita’ finalizzati ad acquistare beni e servizi – commenta Beatrice Rubini, Direttore della linea MisterCredit di Crif -. Altro aspetto degno di nota e’ rappresentato dal legame tra le zone in cui le persone tendono maggiormente a sottovalutare questo tipo di frode, nello specifico il Nord Ovest del paese secondo una recente rilevazione campionaria, e l’incremento del fenomeno. Ad ogni modo, nessuno puo’ dirsi veramente al riparo dal rischio di subire una frode ma soprattutto tra gli over 40, che rappresentano la categoria in cui si registra il maggiore incremento nella vittimizzazione, sarebbe importante una presa di coscienza e la conseguente adozione di comportamenti virtuosi”.
fonte aduc