La giovane americana Sheila Morris (Janet Agreen) decide di partire per la Nuova Guinea ,alla ricerca della sorella Diana (Paola Senatore) che fà parte di una setta , che predica il ritorno alla natura come unico mezzo di purificazione ,dai mali della civiltà moderna. Questa setta ha il suo rifugio in un posto della giungla infestato dai cannibali Sheila decide di intraprendere comunque questo viaggio accompagnata da un avventuriero americano . Uno dei migliori cannibal movies di produzione italiana magistralmente diretto da Umberto Lenzi ,questo film deve la sua notorietà alla crudezza con cui sono state realizzate gran parte delle scene ,allo spettatore non viene risparmiato niente e solo i più forti di stomaco riusciranno a vedere i titoli di coda. Le scene di cannibalismo sono terribilmente realistiche e la trama prende riferimento da un fatto di cronaca realmente avvenuto in quegli anni ,il suicidio di massa degli adepti di una setta. Assolutamente da vedere per due buoni motivi 1)La scena in cui Diana(Paola Senatore )viene atrocemente sbranata da un gruppetto di cannibali ,vissuta minuto per minuto 2)Perchè è uno dei film più estremi della storia del cinema e difficilmente in futuro si raggiungeranno simili livelli .Unica nota negativa la scena della penetrazione di Janet Agreen con una protesi fallica di generose dimensioni imbevuta in sangue di serpente,sinceramente non si capisce bene quale utilità abbia questa scena nel contesto del film. Evitate scrupolosamente la versione televisiva (trasmessa da alcune temerarie reti private ,in orari impossibili) perchè estremamente censurata.
Mangiati Vivi (1980)
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