Sergio Lari e Nico Gozzo, titolari dell’inchiesta sulla strage di via d’Amelio, magistrati che hanno riaperto il caso, così hanno risposto alle domande dei giornalisti: “Siamo vicini alla verità e la politica italiana potrebbe non reggere il peso. È un momento cruciale, sono passati due anni dalle prime dichiarazione di Gaspare Spatuzza e dagli elementi che abbiamo acquisito sembrerebbe proprio che non sia stata solo la mafia a volere la strage di via d’Amelio”. Circa la presunta trattativa fra stato e mafia, Lari ha dichiarato che ci sarebbero stati dei ‘soggetti’ che pur avendo dovere di fedeltà nei confronti delle istituzioni hanno tradito tutti i principi. Dal giorno della strage sono passati ormai 18 anni e se gli inquirenti avessero avuto all’epoca gli elementi che ci sono oggi, avrebbero senz’altro potuto far luce più facilmente sull’accaduto ma i magistrati che stanno lavorando al caso asseriscono che con ogni probabilità, sulla strage c’è stato un vero e proprio depistaggio.
Strage di Via d’Amelio: PM vicini alla verità
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