L’ennesima dichiarazione del sindaco di L’Aquila Massimo Cialente, lascia di nuovo perplessi aquilani sfollati e media. Già in passato il sindaco aveva esordito in simili sortite, ma può essere anche comprensibile in quanto forse uno dei desideri di Cialente è quello di ripopolare una città che attualmente conta circa la metà degli abitanti che c’erano prima del terremoto del 6 aprile 2009. Cialente parla di soluzioni adeguate anche per i piccoli nuclei e assicura che se si dovesse rendere necessario, metterà a disposizione dei map anche per le coppie ed i single. Infine il sindaco aquilano ha anche annunciato l’imminente uscita di un’ordinanza che dovrebbe rendere abitabili diversi sottotetti, assicura però che dovranno avere tutte quelle necessarie caratteristiche in regola con le norme urbanistiche e sanitarie. Il fatto è che sarà almeno la terza volta che Cialente fa uscite simili, sicuramente gli sfollati che si stanno riorganizzando la vita fuori dalle mura di L’Aquila, di certo non rientreranno in patria né grazie alle sue promesse e né tanto meno grazie alle promesse di un governo che ha dimostrato più volte di essere bugiardo. Inoltre fra i molti sfollati aquilani c’è chi ha perso anche il lavoro, alcuni si sono reinventati una attività lavorativa laddove trovarono ospitalità dopo il sisma altri invece continuano ad essere disoccupati e vista anche la carenza di alternative lavorative a L’Aquila, a chi non ha di che vivere, di certo non basta una casa o un MAP.
L’Aquila, Cialente: “In autunno tutti a casa”. Dobbiamo crederci?
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