Nel film tu e Stefano Fresi vi scambiate i ruoli, ognuno deve vivere la vita dell’altro per un mese. Accetteresti mai una condizione del genere nella vita reale?
Non potrei mai!!! Sono molto legato alle mie abitudini, ai miei spazi alle mie cose… più che altro troverei insopportabile l’idea che qualcun’altro vivesse “al posto mio”, a casa mia, circondato dai miei affetti. Questo vale certamente per un semi-sconosciuto, perché sono invece molto felice di condividere i miei spazi con gli amici più cari, ospitare e condividere.
Quanto c’è di Luca Argentero in Luca Molteni, il tuo personaggio?
Direi pochissimo, sia dal punto di vista dello stile perché non sono così fanatico dell’estetica e dell’aspetto, sia per quanto riguarda il cinismo e la competitività che il Molteni mette nel suo lavoro. Sono anch’io attento e scrupoloso, ma sicuramente non disposto a tutto pur di riuscire nei miei intenti.
Qual è stato il momento più divertente per te durante la lavorazione del film?
Le pause pranzo assieme a Stefano…
Abbiamo attrezzato i nostri camerini come delle vere e proprie cucine da campo, con dispensa e strumenti per preparare piatti freddi che inevitabilmente finivano distribuiti tra tutti… Stefano è uno chef mancato!!!
Esistono molti reality show che si basano sullo scambio di vite (pensa ad esempio a “Cambio moglie”), proprio come capita nel film a te e a Luca Argentero. Cosa ne pensi? Riusciresti davvero a vivere nei panni di qualcun altro?
La risposta più semplice sarebbe: “ci starei stretto”, no?
In realtà il vestire i panni di un altro è già per me una professione. Quindi nella vita eviterei volentieri…
In che modo si trasforma il tuo personaggio dopo lo scambio proposto dall’azienda?
Scopre cose nuove, si mette in discussione e capisce che dal confronto con qualcuno di profondamente diverso possono nascere scontri e difficoltà ma anche nuovi orizzonti e punti di vista incavolati prima.
Qual è stato il momento più difficile o particolare per te durante le riprese?
Stare su un letto in mutande davanti alla troupe è sempre imbarazzante specialmente se hai dimenticato a casa “la tartaruga” degli addominali…