Si fa ‘caldo’ il fronte immigrazione nel Ferrarese. Se dalla Prefettura della città Estense arriva l’apertura a una manifestazione di interesse per individuare nuovi posti per sistemare i migranti richiedenti protezione internazionale, a chiudere la porta è il sindaco leghista di Bondeno, Fabio Bergamini con una sorta di ‘diffida’ rivolta ai suoi concittadini a non accogliere migranti nelle proprie abitazioni. L’esponente del Carroccio che, a inizio mese, aveva replicato con un “nessuna accoglienza nel nostro comune terremotato: non vogliamo fantasmi sul nostro territorio” alla richiesta di collaborazione avanzata dalla Prefettura, rafforza – e non poco – il concetto. “Riterrò i cittadini personalmente responsabili nel caso in cui dovessero prendersi in casa finti profughi – scandisce il primo cittadino di Bondeno con una nota -: ricordo per l’ennesima volta che solo il 2-3% degli stranieri che arrivano nel nostro Paese hanno diritto allo status di ‘profugo’ e alle misure di protezione previste”. Pertanto, taglia corto, “come sindaco mi riservo di intraprendere tutte le azioni utili a scoraggiare attivamente l’inutile spesa, a carico dei contribuenti, dell’accoglienza immigrati”. Una presa di posizione, quella di Bergamini, netta e che giunge dopo che la prefettura di Ferrara ha dato notizia dell’avvio di una ‘manifestazione di interesse’ per individuare nuovi posti utili ‘alla sistemazione alloggiativa degli immigrati richiedenti protezione internazionale’. Cosa poco gradita all’Amministrazione bondenese. “Questo bando è uno sfregio nei confronti dei cittadini terremotati ancora fuori casa. Invece che sprecare risorse pubbliche nell’accoglienza, lo Stato pensi a saldare le imprese edili che hanno terminato le opere di ricostruzione, imprese che oggi fanno fatica ad accedere ai fondi per vedersi pagare i lavori ultimati”. A giudizio del sindaco del Carroccio, “è curioso che uno Stato talmente inefficiente da non riuscire neanche a pagare i lavori già fatti per l’emergenza terremoto dei suoi cittadini, sia così veloce e prodigo nel risolvere problemi causati dalla criminalità organizzata del Nord Africa come è, appunto, il problema dell’invasione delle nostre coste”. Ad ogni modo, argomenta ancora Bergamini, “prima che qualche cretino dica che non siamo solidali, ricordo che il nostro territorio esprime oltre 130 associazioni e migliaia di volontari che, quotidianamente, si adoperano per gli altri. Proprio in questi giorni abbiamo raggiunto donazioni per 60.000 euro per l’acquisto degli arredi della nostra nuova scuola antisismica, che inaugureremo il 10 settembre. Queste sono le emergenze attuali in cui siamo impegnati, non quelle indotte al nostro Paese dalla criminalità del Nord Africa”.
fonte aduc
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