L’ultima novità editoriale della casa editrice Pagine d’Arte è davvero una proposta unica, raffinata e di grande qualità: si tratta di “Emilio Tadini testo&immagine”, un volume estremamente curato nella forma e nei contenuti, un collage ideale e inedito dei fogli tratti dall’insieme dei raccoglitori rossi degli anni Settanta conservati allo Spazio Tadini di Milano fra le carte d’archivio di Emilio Tadini.
Il collage è a cura dell’editore Matteo Bianchi che, attraverso una libera scelta, ha individuato 60 fogli sugli oltre 500 esistenti: fogli di diario, appunti e citazioni, segni e colori.
Il volume verrà presentato in anteprima venerdì 30 settembre alle ore 18.30 presso lo Spazio Tadini a Milano.
Un gioiello editoriale che bene mette in luce “Una genialità, una maestria inventiva che è stata di pochi, anzi pochissimi, nel Novecento”, secondo quanto afferma Arturo Carlo Quintavalle nel saggio scritto appositamente per questo volume.
Ad arricchire il volume vi sono inoltre le testimonianze di chi ha conosciuto personalmente il pittore, scrittore e saggista milanese, come Anna Modena, Silvia Pegoraro, Paolo Di Stefano, Gianni Turchetta, Giacomo Raccis, Rosa Pierno, Francesca Priori, Giorgio Marconi, oltre ai disegni di Tullio Pericoli e alle fotografie di Maria Mulas e Marco Bellavita.
Uno sguardo originale e intelligente su alcuni aspetti dell’opera di uno dei pochi intellettuali italiani completi. “A ben riflettere, la operazione di Emilio Tadini è proprio sul linguaggio, anzi è una dimostrazione delle diverse funzioni dei linguaggi, letterario, iconico, alla ricerca di una metalingua, di un ponte, di un passaggio possibile fra queste due tradizioni, quelle almeno che nella pittura degli anni ’70, e ancora dopo, viaggiavano divise e che Tadini invece, con grande novità, capacità inventiva e consapevolezza culturale, intendeva rendere coerenti, trasformare in un nuovo linguaggio” (Arturo Carlo Quintavalle, dal saggio incluso nel volume).
Pagine d’Arte è una raffinata ed indipendente casa editrice che dal 1982 propone titoli originali unendo parole e figure.
Ha sede a Tesserete/Lugano, in Canton Ticino (Svizzera) e si caratterizza per le scelte editoriali libere da ogni condizionamento, inedite e mai scontate, basate sull’idea di studiare le corrispondenze tra testo e immagine e sviluppandole intorno ad alcuni temi come parole e figure, arte e natura, l’identità linguistica e culturale, la bellezza che salverà il mondo…
Oltre a “Emilio Tadini testo&immagine”, fanno parte della collana “parole&figure”, che unisce pagine di importanti autori con incisioni di grandi artisti, per un invito alla lettura e al piacere dello sguardo oscillante fra immagine e testo, anche due opere che, per impostazione e contenuti, si prestano per una lettura abbinata: “L’Apocalisse secondo Dürer” di Alberto Manguel e “La mente nera di Piranesi” di Marguerite Yourcenar.
Alberto Manguel, riconosciuto autore di una mitica Storia della lettura e del recente saggio sulla Curiosità – editi in Italia da Feltrinelli – pone il libro al centro dei suoi interessi: il libro che illumina la conoscenza contro il buio dell’ignoranza. I sedici brevi testi sull’Apocalisse secondo Dürer ne sono una riconferma. Il volume, accanto alla scrittura di Alberto Manguel, offre al lettore la possibilità di ammirare le riproduzioni delle 16 incisioni dell’Apocalisse di Dürer.
Sempre di Manguel la casa editrice proporrà una raccolta di brevi scritti letterari intitolata “Sig. Bovary & altri personaggi”.
Accanto a “L’Apocalisse secondo Dürer”, Pagine d’Arte propone la ristampa dello scritto di Marguerite Yourcenar su “L’Invenzione delle Carceri” di Piranesi e sul nero splendore della loro tenebrosa architettura, che ha suscitato l’interesse di molti autori fra i quali Charles Nodier e Théophile Gautier che invita al confronto con l’universo di Victor Hugo.
Il volume, accanto al testo della Yourcenar, propone le 16 incisioni delle Carceri di Piranesi.
Pagine d’Arte
La casa editrice Pagine d’Arte è stata fondata nel 1982 da Matteo Bianchi, che per vent’anni è stato direttore del Museo Villa dei Cedri di Bellinzona, dove ha realizzato una serie di esposizioni e cataloghi legati alla cultura figurativa fra Otto e Novecento (Albert Anker, Félix Vallotton, Camille Claudel…) e a quella moderna e contemporanea (Jean Fautrier, Oskar Kokoschka, Sonia Delaunay…).
Matteo Bianchi conduce l’attività editoriale a Tesserete/Lugano (Svizzera) nella casa museo del pittore svizzero-lombardo Luigi Rossi (1853-1923) insieme a Carolina Leite, con la quale ha inaugurato a Parigi il catalogo francese di Pagine d’Arte.
Le pubblicazioni di Pagine d’Arte sono dei veri e propri gioielli dell’editoria: la casa editrice dà un particolare rilievo alle scelte grafiche, di carattere e legate alla produzione di suoi libri che sono al tempo stesso curati e accessibili.