Una immigrata del Centro di identificazione ed espulsione di Bologna, ieri sera si e’ cucita le labbra con ago e filo per protestare contro il rigetto della sua richiesta di asilo politico. La donna – ha reso noto la direzione del Cie – e’ stata subito soccorsa e trasportata in ospedale dove e’ anche stata sottoposta a valutazione psichiatrica. Ma e’ risultato che la donna e’ nelle piene capacita’ di intendere e di volere e quindi non e’ stata accettata in regime di ricovero. Cosi’ e’ stata ricondotta nel Cie dove e’ assistita da personale medico e dal servizio di sostegno psicologico interno. La donna chiede di parlare con il magistrato e la sua richiesta e’ stata sottoposta all’ Ufficio immigrazione di Bologna.
Oggi, un altro ospite del Cie bolognese sottoposto nei giorni scorsi a visita psichiatrica, mentre si trovava in una struttura ospedaliera per essere valutato da una equipe medica, si e’ gettato dal piano ammezzato. L’ uomo e’ stato ricoverato per una sospetta frattura alle gambe.
fonte aduc