La molecola di un cannabinoide sintetico capace di modulare l’azione delle cellule dei pazienti affetti da sclerosi multipla apre le porte alla possibilità di sviluppare una nuova generazione di farmaci per la cura di questa malattia: lo afferma lo studio appena pubblicato dai professori Pasquale Annunziata e Federico Corelli dell’Università di Siena sulla rivista internazionale “Journal of Neuroimmunology”. La pubblicazione presenta i risultati degli effetti farmacologici di un nuovo agonista cannabinoide, il COR167, su cellule isolate da pazienti con sclerosi multipla. Gli effetti della molecola sintetizzata nei laboratori dell’Università di Siena sono stati infatti saggiati in vitro sulle cellule prelevate dai pazienti. Nel contesto di iperattività del sistema immunitario che caratterizza la malattia, la molecola agisce rieducandolo a comportarsi in maniera normale. “Si tratta di risultati importanti e di evidente impatto scientifico – aggiunge il prof. Corelli – e lo studio apre dunque alla prospettiva futura di sviluppo di nuovi farmaci che possano agire sulla rimodulazione del sistema immunitario e non solo sui trattamenti sintomatici come è stato fatto fino ad oggi, e quindi potenzialmente curare la malattia”. Lo studio è il risultato di una collaborazione pluriennale interdisciplinare tra il gruppo di ricerca dell’Unità di Neuroimmunologia del Dipartimento di Scienze Mediche, Chirurgiche e Neuroscienze e uno dei gruppi di ricerca di Chimica farmaceutica del Dipartimento di Biotecnologie, Chimica e Farmacia dell’Ateneo senese.
fonte aduc