12 agosto 1950
Viene definita la strategia dell’ “Operation Chromite”.
20 agosto 1950
Lo sbarco segreto nell’Isola di Yeongheung e la missione di ricognizione dell’unità speciale della marina hanno inizio.
1 settembre 1950
Il tenente della Marina Clark arriva nell’Isola di Yeongheung. Le informazioni vengono riportate al Generale MacArthur.
15 settembre 1950
Viene conquistato il faro di Wolmido. L’“Operation Chromite” ha inizio.
#1. L’inizio della missione X-RAY
Una volta stabilito di procedere con l’ ”Operation Chromite” del Generale MacArthur, il Comando ONU a Tokio decise di spedire un’ulteriore unità segreta per investigare le misure difensive dei nordcoreani nella città di Incheon, ma a causa delle barriere linguistiche e della mancanza di familiarità con la regione furono costretti a cedere questa delicata missione al comandante della marina sudcoreana SON Won-il. Fu subito creata un’unità segreta sudcoreana chiamata X-RAY guidata dal maggiore dell’intelligence della marina Ham Myung-su insieme ad altri 17 dei suoi uomini. La priorità della missione X-RAY era di muoversi lungo l’Isola Yeongheung nella baia di Incheon e infiltrarsi nella parte di città occupata dai nordcoreani. Mantenendo la copertura intatta, dovevano raccogliere informazioni militari e riportarle al comando ONU. Tra i membri della spedizione ci furono Kim Soon-ki, Jang Jung-taek, Lim Byung-rae, KimNam-kyu, Jung Sung-won, Park Won-poong, Cha Sung-hwan, Han Yoo-man, Hong Si-wook e altri 7 civili.
#2. L’inizio della missione da infiltrati
Il 17 agosto 1950, l’unità X-RAY partì dal porto di Busan e attraccò sull’Isola di Yeongheung, integrandosi successivamente con l’esercito nordcoreano. Raccolsero informazioni sulle posizioni dei battaglioni nordcoreani, mappe con indicate le coordinate delle mine navali, l’altezza del muro sulla spiaggia di Incheon e le misure di difesa nordcoreane vicino e intorno Incheon e l’Isola di Wolmido. X-RAY si divise poi in 3 unità guidate dai capitani Jang, Kim Soon-ki e Lim Byung-rae, e cominciarono la loro missione. Le unità di Kim e Lim si finsero soldati nordcoreani e civili infiltrandosi nel centro di Incheon, alcuni come ingegneri per controllare la situazione del Comando di Difesa di Incheon. Le informazioni che ottennero furono riportate il 1 settembre 1950 al Comando ONU dall’ufficiale di Intelligence della Marina militare degli Stati Uniti Clark, che si infiltrò nell’Isola di Yeongheung. Il 14 settembre i preparativi per l’“Operation Chromite” erano completati e il commando delle Nazioni Unite ordinò alle unità segrete di ritirarsi.
#3. Il successo della missione segreta e l’ultimo sacrificio
Mentre preparavano il loro ritiro, l’unità segreta scoprì che un battaglione dell’esercito nordcoreano si stava infiltrando nell’Isola di Yeongheung. Una piccola unità condotta da Lim Byung-rae formata da 9 soldati di marina e 30 sostenitori, rimase sull’isola e lottò contro il battaglione nordcoreano. 6 uomini furono circondati e catturati dall’esercito nordcoreano. Lim e Hong riuscirono a fuggire e aiutarono a evacuare i loro uomini, ma i due furono presto circondati dai loro nemici. Sapendo che la loro cattura, avvenuta 24 ore prima dell’ingente sbarco, avrebbe potuto condurre al fallimento dell’intera operazione, decisero di suicidarsi. Per il loro ultimo sacrificio, ricevettero un riconoscimento postumo, la medaglia Silver Star, dagli Stati Uniti il 5 luglio 1950 e la Croce al Valore Militare dalla Corea del Sud il 4 gennaio 1954.
LA GUERRA DI COREA
25 giugno 1950
Le truppe nordcoreane invadono la Corea del Sud
25 giugno, 7 divisioni di fanteria nordcoreane, 1 Brigata Armata, incluse le Forze Speciali dell’Esercito; un insieme di 100.000 soldati invasero la Corea del Sud.
15 settembre 1950
Operazione di atterraggio a Incheon
15 settembre 1950. L’Operazione di Atterraggio delle forze ONU a Incheon fu condotta dal Generale Douglas MacArthur. Un totale di 261 navi da guerra e 1.000 aerei da combattimento furono mobilitati per sbarcare nel Porto di Incheon, bloccare le truppe nordcoreane e invertire il corso degli eventi. L’operazione si rivelò un insperato successo e l’esercito nemico cominciò a sbriciolarsi completamente: la guerra cambiò decisamente il suo corso con l’esercito sudcoreano che, insieme alle forze militari ONU, preparava un contrattacco decisivo.
Come prima fase, gli Stati Uniti e la Marina sudcoreana sbarcarono sull’Isola di Wolmido alle 6:00 del 15 settembre e la occuparono nel giro di due ore.
Nella seconda fase, quattro battaglioni marini sudcoreani, la 7ᵃ Divisione di Fanteria degli Stati Uniti e la 1ᵃ Divisione della Marina degli Stati Uniti sferrarono un attacco su tutti i fronti ed Incheon venne occupata.
Per la fase finale, due battaglioni marini sudcoreani e la 1ᵃ Divisione della Marina degli Stati Uniti attraversarono il fiume Han e sferrarono un attacco il 19 settembre. Le unità militari principali attraversarono il fiume Han il 20, e il 26, il battaglione marino sudcoreano issò la bandiera della Corea del Sud nell’ufficio governativo centrale, concludendo ufficialmente l’operazione.
28 settembre 1950
Riconquistando Seul
Le forze principali della 10ᵃ divisione di fanteria, che sbarcarono a Incheon, e l’8ᵃ divisione di fanteria, che iniziò il suo contrattacco alle linee nemiche presso il fiume Nakdong River, inseguirono il nemico fino a riprendersi Seoul. Il 28 settembre l’ufficio del governo centrale ospitò una celebrazione storica per commemorare la riconquista di Seul.
Da marzo 1951 a luglio 1953
Dalla riconquista di Seul all’armistizio
Nel novembre del 1950 la marcia verso nord delle forze sudcoreane e statunitensi fu interrotta dall’intervento di circa 300,000 soldati dell’Esercito Comunista cinese, seguiti da mesi di guerre incendiarie sul 38º parallelo. Il 10 luglio 1951, le trattative di tregua cominciarono, sotto invito dell’Unione sovietica ma furono interrotte a causa del disaccordo sull’ubicazione della linea di demarcazione militare. Il combattimento si ripropose al confine verso la fine del 1952, causando numerose vittime.
27 luglio 1953
Accordo di cessate il fuoco
Il 27 luglio 1953, il Commando militare ONU e il Commando dell’esercito comunista (Esercito nordcoreano ed esercito Cinese) finalmente siglarono un accordo di cessazione delle ostilità a Panmunjeom.