Questa mattina mi sono alzato con un senso di nausea molto forte. Profondamente “schifato” e sinceramente, molto, molto incazzato!
Che l’Italia stia vivendo un momento di profonda crisi e non parlo di quella economica, ma morale è evidente. Quando si pensa di aver toccato il fondo, ecco che viene alla luce nuova “merda”, perché non si può definirla in altro modo.
L’Italia è una terra fortemente colpita nell’ultimo ventennio. Terremoti, inquinamento, incapacità politica e corruzione.
Leggere che il presidente del Cda della società cooperativa l’Internazionale, Vito Giuseppe Giustino, intercettato nell’inchiesta della procura dell’Aquila su presunte mazzette nella ricostruzione pubblica, dopo il terremoto del 2016 ad Amatrice, se la ride beffardamente, mi fa accapponare la pelle. Come è stato per Francesco Piscicelli per il terremoto dell’Aquila, un altro imprenditore ride, pensando ai guadagni della ricostruzione, “stuprando” cinicamente la memoria dei morti e di tutto coloro che sono stati colpiti dal sisma.
Il denaro sopra ogni cosa. Denaro che asfalta sofferenza e morte. Denaro che arricchisce “personaggi” cinici mediante un sistema di corruzione a tutti i livelli. Morte come opportunità di far soldi. Catastrofi come opportunità di lavoro. Siamo a questo, nella nostra società, che oramai sembra aver perso veramente la capacità di indignarsi e di combattere per cambiare un sistema che “equamente” non ha rispetto per la vita e per la morte.
Alla prossima catastrofe… alle prossime risate… alla solita Italia…