Uno dei grandi privilegi dell’America Centrale è essere custode di un vero e proprio tesoro ancestrale, lasciatoci dalla civiltà Maya. Attraverso la storia, numerosi archeologi sono giunti qui per scoprire centinaia di siti e città unici al mondo: un patrimonio inestimabile che contribuisce a infondere a quest’area un’aura di magico splendore.
La “strada dei Maya” scorre attraverso le giungle dell’America Centrale e sa conquistare il viaggiatore con la ricchezza dei suoi monumenti enigmatici e il suo inestimabile patrimonio culturale. I luoghi più affascinanti di quest’area sono:
Il grande sito di El Caracol, in Belize
La piramide principale di Caracol è chiamata Caana e, con i suoi 46 metri di altezza, è ancora oggi una delle strutture create dall’uomo più alte di tutto il Belize: considerato uno dei templi più importanti del Paese, sorge su un complesso che presenta cinque piazze, un osservatorio astronomico e migliaia di altri edifici identificati. I suoi grandi altari rendono questa zona di particolare interesse, grazie ai 18 enormi glifi scoperti finora. L’area è estesa per circa 170 chilometri quadrati e si pensa che la sua popolazione raggiungesse le 200mila persone; numerose stele presenti sul territorio fanno riferimento alla dinastia che ha governato la città.
Nell’ambito della storia del patrimonio culturale, Caracol riveste un ruolo particolarmente importante per le città Maya e i centri cerimoniali di Peten (Guatemala), poiché ha cambiato l’equilibrio del potere dominante.
Situato nella zona di Chiquibul, circondato da una giungla rigogliosa, Caracol è stato scoperto dal mondo moderno nel 1938.
L’eredità di Joya de Cerén, El Salvador
A La Libertad, El Salvador, distante 30 minuti dalla capitale, sorge uno dei siti archeologici più importanti dell’America Centrale. Si tratta del villaggio agricolo di Joya de Cerén, dove si possono osservare diverse case che mostrano com’era la vita quotidiana degli abitanti di un villaggio agricolo Maya, costretti ad abbandonare le loro case a causa di un’eruzione vulcanica avvenuta intorno all’anno 600 a.C. Non a caso, è noto come la “Pompei d’America”.
Il sito archeologico presenta tre aree di scavo che hanno portato alla luce dieci strutture con dormitori, piatti di argilla e cucine. L’UNESCO ha dichiarato quest’area Patrimonio dell’Umanità nel 1993.
Le rovine enigmatiche di Copan, Honduras
Le rovine di Copan, situate nella parte occidentale dell’Honduras, rappresentano un sito archeologico di estrema importanza per la storia dell’antica civiltà Maya. Conosciuto come uno dei principali centri scientifici del periodo classico, questo luogo è stato un osservatorio astronomico e un centro cerimoniale. Conosciuto come “l’Atene dei Maya”, è Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO dal 1980.
Il gigantesco Tikal, Guatemala
Le tappe più importanti della civiltà Maya si sono sviluppate proprio qui a Tikal, Peten. Oltre a ospitare alcuni dei templi più importanti del Guatemala, questo sito archeologico è conosciuto soprattutto per il suo famoso Tempio IV (o “Tempio del Serpente a Due Teste”), la seconda piramide Maya più alta del Paese (65 metri di altezza), preceduta solo da “Danta”, il tempio sepolto di El Mirador. Di questa struttura è interessante notare la tecnica di costruzione, basata su diverse piattaforme sovrapposte in più livelli.
L’eredità storica custodita lungo la “strada dei Maya” rappresenta un valore inestimabile non solo per la regione, ma per l’umanità intera.
Per maggiori informazioni: www.visitcentroamerica.com
America Centrale: oltre duemila anni di storia, i tesori della cultura Maya patrimonio UNESCO
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