“Siamo convinti che la Banda della Magliana sappia che fine abbia fatto Emanuela Orlandi. Per far luce sulla sua scomparsa stiamo monitorando attività passate e presenti dell’organizzazione e faremo altrettanto anche per quelle future degli ex appartenenti, di coloro che facevano parte di questa holding criminale”. Questa è stata la dichiarazione del Procuratore aggiunto, Giancarlo Capaldo, che tutt’ora è titolare degli accertamenti con il sostituto Procuratore Simona Maisto, sulla scomparsa di Emanuela Orlandi avvenuta nel giugno del 1983. Già da tempo gli investigatori sorvegliavano Manlio Vitale, ex componente di spicco della Banda della Magliana ed arrestato qualche giorno fa nell’ambito di un tentativo di rapina ai danni di una banca di Caserta. Secondo un testimone, Maurizio Giorgetti, ex esponente dell’estrema destra romana degli anni ’70 e ’80, ci sarebbe stato un dialogo fra due esponenti della banda in un ristorante, nel quale avrebbe sentito parlare del rapimento della ragazza. Per qualche strano giro i due secondo Giorgetti dicevano che il sequestro di Emanuela Orlandi era stato fatto per recuperare del denaro che era precedentemente appartenuto a Vitale.
Procuratore Capaldo: La Banda della Magliana sa tutto sulla scomparsa della Orlandi
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