Cos’è la musica per te?
È vita. È la mia vita. È ossigeno per quando sono inquinata nel corpo e nei pensieri. È necessità, urgenza e libertà.
E’ duro essere una pianista?
È faticoso in un mondo complicato, dove il dominio tra l’altro e non solo, è prettamente maschile.
Non è dura, è bello, stimolante e motivante. Sopratutto se non sei sola, ma hai un team di lavoro molto professionale ed eticamente corretto.
Parliamo un po’ della tua ultima fatica, come nasce?
Illegacy nasce per la voglia di condividere i miei nuovi brani e celebrare il mio ritorno a casa, alle mie radici, al pianoforte e alla musica pianistica. 10 songs e 10 videoclip per proiettare l’ascoltatore in un mondo di suoni, immagini, bianco nero e colore profondamente cinematografico.
Sei stata a suonare spesso all’estero, una differenza tra il modo di “fare musica” italiano e quello di altri paesi?
Fare musica con il cuore è universale. Ciò che cambia è il sistema. In altri paesi è più ” facile” esibirsi live, ci sono più luoghi adibiti alle performance dal vivo ed al culto della musica.
Progetti futuri?
Tanti live, qualche soundtracks interessante e un nuovo album.
Qui non ci si ferma mai! ?