Dal 4 al 7 ottobre 2018, un’esplorazione del femminile, attraverso la contaminazione tra arti visive, performative e pratiche psico-fisiche, sarà al centro della prima edizione di Peste!, il nuovo Festival promosso dalla Fondazione “Il Lazzaretto”. Nata a Milano nel 2014 nell’area dove un tempo aveva sede l’antico lazzaretto, la fondazione ha l’obiettivo di favorire processi di trasformazione collettiva e individuale.
Storicamente il Lazzaretto era il luogo della cura e della separazione dal resto del mondo. Essere una “peste” oggi significa invece aprirsi alle possibili contaminazioni del mondo; camminare sui confini, forzare il limite con ironia e divertimento, provare a cambiare insieme logica e immaginazione per cercare di promuovere una riflessione sui processi di trasformazione individuale e collettiva.
Nasce da qui il titolo del Festival che, per la sua prima edizione, sceglie di esplorare i temi legati al femminile quale approccio e metodo per scandagliare le complessità del presente. All’interno dei suoi nuovi spazi riqualificati, la Fondazione ospiterà quattro giorni di incontri, workshop, concerti, proiezioni, installazioni e performance incentrati sul femminile.
Tanti gli ospiti in programma: la psicoterapeuta bioenergetica Nicoletta Cinotti, l’attivista e scrittrice Lorella Zanardo, l’insegnante di yoga e giornalista Yolanda Maggiora Vergano, il gruppo musicale Nina Madù e le Reliquie commestibili, la compagnia Teatro delle Moire, solo per citarne alcuni.
Per tutta la durata del festival, la Fondazione Lazzaretto presenta inoltre la mostra “Rosso pestifero. Tabù e rossetto” a cura di Maria Elena Colombo e Il Lazzaretto: un momento di riflessione sui tabù che prende a pretesto il rossetto per indagare l’insieme di stereotipi che si nascondono nella cura e nella dissimulazione del nostro aspetto, insieme ai significati che vengono attribuiti alle varie forme di intervento sul nostro apparire.
Un programma ricco di appuntamenti che, attraverso la molteplicità di punti di vista, contaminazioni di stili e collaborazioni trasversali, cercherà di proporre un’indagine dubitativa e insieme analitica dell’idea di ‘femminile’, tentando di uscire da una contrapposizione statica e limitante che non oppone sessi ma persone. Un approccio che si staglia contro lo sfondo di un panorama storico e culturale noto ma progressivamente sempre più propenso a mettersi in discussione, anche in Italia.
Inoltre, nell’ambito di Peste! sarà, annunciato il vincitore del premio Lydia! intitolato alla memoria di Lydia Silvestri, scultrice allieva di Marino Marini che per anni ha lavorato proprio negli spazi occupati oggi della Fondazione Il Lazzaretto.
Il premio è il risultato di un bando rivolto ad artisti Under30 lanciato dalla Fondazione Il Lazzaretto e aperto fino al 14 settembre.
L’opera del vincitore, dedicata alle tematiche promosse dal Festival, sarà presentata e fatta vivere negli spazi de Il Lazzaretto il prossimo 22 novembre in occasione di una maratona di curatela con studenti provenienti da accademie e scuole d’arte e curatori professionisti tra i quali: Lucrezia Cippitelli, Alessandra Pioselli, Katia Anguelova e molti altri.