A giugno 13 indiani che protestavano contro una fonderia sono stati uccisi dalla polizia a Tuticorin, nel sud dell’India. La fonderia di rame è accusata di inquinare l’aria e le falde acquifere. Ogni anno, quasi 200 ambientalisti vengono uccisi nel mondo, 4 alla settimana.Secondo l’Atlante della giustizia ambientale, l’India ha il più alto numero di conflitti ambientali nel mondo con 271 casi, perfino più di Colombia (128) e Brasile (101) e Messico (15). Tra il 2015 e il 2017, Global Witness ha contato 33 attivisti ambientali uccisi nel paese, molti dei quali in conflitti legati alla mafia mineraria.
Agroindustria e miniere rappresentano i settori più violenti, causando circa un 60 per cento degli omicidi di attivisti. “La gente del posto continuerà a essere violentata, imprigionata e uccisa fino a quando imprese, investitori e governi non coinvolgeranno davvero le comunità locali nelle decisioni sull’uso delle loro risorse naturali”, spiega Rachel Cox, di Global Witness.
Fonte: http://www.salvaleforeste.it