Secondo i legali difensori dell’uomo dei servizi segreti indicato da Spatuzza come il probabile complice della strage di Via D’Amelio, smentiscono categoricamente che il pentito di Cosa Nostra abbia riconosciuto il loro assistito come colui che estraneo alla mafia, aveva partecipato ai preparativi della strage. Infatti i legali di Narracci, lo 007 tirato in ballo nella questione, hanno riferito che Spatuzza avrebbe identificato il loro cliente come uomo somigliante a quello da lui visto nell’ambito dei preparativi e non come colui che era effettivamente presente sul posto. Gli avvocati si sono dunque appellati alla sola somiglianza del loro assistito, asserita anche dal pentito ora collaboratore di giustizia.
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