Un programma in Germania progetta di espandere la superficie totale coperta da foreste naturali al cinque per cento del territorio nazionale. Secondo Tierramerica, il programma della Agenzia federale tedesca per la conservazione della natura (BfN)ha un obiettivo per il 2020 di moltiplicarere di 10 volte le aree boschive, si stima che 194.000 ettari, con un impatto relativamente basso delle attività umane.
Le aree che possono essere considerate foreste naturali si limitano ai 14 parchi nazionali distribuiti in tutto il paese. Il principale argomento a difesa del piano, lanciato nel mese di giugno, a sostegno dell’Anno Internazionale della Biodiversità, è che l’attuale area è molto piccola, mentre per esepio i parchi naturali della Gran Bretagna, ricoprono oltre l’otto per cento del territorio nazionale.
La crescita di foreste primarie ha iniziato a declinare nei paesi europei con la rivoluzione industriale, oltre 200 anni fa, un processo acceleratosi dalla metà del ventesimo secolo. La scomparsa degli ecosistemi originali è più evidente lungo le rive dei fiumi, la maggior parte delle quali sono state cementificate, e nelle regioni costiere, a causa della costruzione di dighe e di altri sbarramenti per la proitezione degli insediamenti umani e dei terreni agricoli dalle maree. Perfino le foreste relativamente intatte nel cuore dei parchi nazionali mostrano alcune differenze rispetto alla foresta originaria europea.
Solo nei paesi nordici e in alcune parti dell’Europa dell’Est resistono ampie zone naturali sussistere, che gli esperti considerano essenziali per tutelare la biodiversità e come tampone contro gli effetti del cambiamento climatico.
“Sono molto utili come spazi di confronto e per lo studio della dinamica di evoluzione naturale. Possiamo trarre gli insegnamenti da mettere in pratica in una futura politica di tutela ambientale”, ha detto Jessel.
L’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), definisce le foreste naturali come ampie zone che hanno mantenuto le loro caratteristiche originali, e ricche di biodiversità.
Fonte: http://www.salvaleforeste.it