Colonia: pochi secondi dopo un incidente stradale, il ferito è tratto in salvo, circondato da macchine e soccorritori, esempio perfetto dell’Occidente capitalista, efficiente e garantito. Il medico dell’ambulanza è Rike. Con uno stacco repentino, Rike, quarantenne, appassionata velista, parte, solitaria, da Gibilterra – dove le scimmie (le “bertucce di Gibilterra”, simbolo della colonia) si aggirano in un apparentemente simbiotico rapporto fra natura e cultura – con la sua barca modernissima e attrezzatissima alla volta dell’isola di Ascensione, un paradiso in terra in mezzo all’Oceano Atlantico, fra l’Africa e il Sudamerica. Nei momenti di bonaccia sfoglia un sontuoso volume illustrato che le mostra in anteprima quel che vedrà con i suoi occhi. Anche in situazioni estreme si sa destreggiare con grande perizia, neanche una tempesta di quelle forza 9 le fa perdere il controllo, la macchina da presa le gira intorno, da ogni possibile posizione la tallona e lei è sempre padrona del piccolo mondo della barca, del grande mondo dell’oceano. Dopo una tempesta si trova non lontano di un battello alla deriva pieno di persone che hanno urgente bisogno di aiuto… Dopo reiterati “S.O.S”, la guardia costiera ordina a Rike di non immischiarsi perché non ha i mezzi per essere d’aiuto, ma il suo senso di responsabilità la tormenta.
Titolo originale: Styx
Nazione: Germania, Austria
Anno: 2018
Genere: Drammatico
Durata: 94′
Regia: Wolfgang Fischer
Cast: Susanne Wolff, Gedion Wekesa Oduor, Felicity Babao, Alexander Beyer, Inga Birkenfeld, Anika Menger
Produzione: Schiwago Film, AMOUR Fou Vienna
Distribuzione: Cineclub Internazionale