Questa Europa non la capisco. Ho avuto, la fortuna di nascere e di vivere in uno stato come l’Italia che, oltre le banali lamentele, premette di vevere BENE a moltissimi. Ho avuto la grandissima fortuna, quando sono stato (emigrato) all’estero di partire comodamente su un aereo o un treno. Non ho mai fatto alcuna traversata su un gommone o altro mezzo di “fortuna”. Migrante econonomico, sono stato migrante economico tutte le volte, perché sono stato all’estero per lavoro. Tutti, sono migranti economici, qualcuno per scelta, molti perchè costretti, da una vita, nel proprio paese, che non può definirsi tale.
Quello che sta accadendo con la Sea-Watch, è una sconfitta per tutti. Per l’Italia che dovrebbe esser fiera di salvare vite, per l’Europa che dovrebbe difendere i diritti fondamentali di ogni essere umano, per tutti noi, semplici cittadini che dovremmo conoscere la solidarietà ed invece siamo profondamente egoisti e superficiali.
E’ una sconfitta, ancora una volta per la vita, perché quello che sta accadendo dimostra solo che esistono esseri umani di serie A ed altri di serie Z, che valgono meno di un numero… meno di zero. Esseri umani che possono “stare in mare fino a Natale”, mentre allegramente il ministro Salvini fa la sua battaglia contro chi è indifeso e ultimo tra gli ultimi. Forse, ho capito… il problema consiste “nell’equivoco” dello stare in mare come lo intende Salvini e come lo intendono i disperati…
Intanto dopo 13 giorni di attesa al largo di Lampedusa, la capitana Carola Rackete ha deciso di varcare il limite delle acque territoriali Italiane, violando le leggi italiane. La Commissione fa sapere di essere “in contatto con diversi Stati membri per trovare una soluzione per il ricollocamento dopo lo sbarco”. E’ giusta una legge che consente al ministro dell’interno di considerare “pericolosi” dei migranti a sua discrezione, senza che via una sola prova della pericolosità?