Viene definita “inquinante” una sostanza o energia che viene introdotta nell’ambiente e causa effetti indesiderati o influisce negativamente sull’utilità di una risorsa. Detto questo, quasi tutti i detersivi per bucato contengono degli inquinanti ed influiscono negativamente sull’ambiente. Acqua, suolo, piante e vita animale sono costantemente bombardati da questi inquinanti.
In che modo i detersivi per bucato influiscono sull’ambiente? E, cosa più importante, cosa si può fare per ridurre o eliminare questa contaminazione? Un primo passo venne fatto nel 1965, quando le azienda produttrici di detersivi introdussero i prodotti “biodegradabili”, eliminando definitivamente un inquinante in particolare: la schiuma detergente che infestava i fiumi. Questa mossa non fu però sufficiente: ci sono altri ingredienti all’interno dei detersivi per bucato che influiscono negativamente sull’ambiente.
L’eutrofizzazione è uno dei principali problemi correlato agli inquinanti. E’ un processo in cui i nutrienti eccessivi inducono la crescita di piante e alghe che, a loro volta, esauriscono in fretta l’ossigeno presente in un lago. A causa di questo, molti animali marini muoiono.
Anche se tale processo avviene naturalmente nel corso di parecchi anni, nella maggior parte dei casi viene indotto dallo scarico di detergenti contenenti fosfato, fertilizzanti e liquami. Negli ultimi 20 anni, l’eutrofizzazione provocata dall’uomo e dai suoi detersivi in condizioni normali dovrebbe avvenire in almeno 1.000 anni.
Non c’è dubbio che i fosfati siano molto efficaci nella rimozione dello sporco, dell’olio o del grasso, contribuendo anche alla riduzione dei germi presenti sui vestiti. Tuttavia, circa 167 milioni di tonnellate di fosfati sono già stati riversati nella acque di fiumi, laghi o mari. Un grosso problema, destinato a peggiorare nei prossimi anni se non si trova un’alternativa molto meno inquinante.