La scrittrice croata Ksenija Stojic presenta “Lascia che le cose accadano”, un delicato romanzo che racconta la nascita di un rapporto speciale tra una giovane donna,
Mare, e un’anziana signora, Giovanna. Un legame indissolubile che segnerà nel profondo la vita di entrambe. Una storia che parla di dolore e di solitudine, di
accettazione e di rinascita attraverso il punto di vista di due donne reduci da
un’esistenza complicata. Giovanna ha già imparato a navigare a vista nel burrascoso oceano della vita, e diventa per la giovane amica il faro che la orienterà verso la consapevolezza piena di sé stessa.
Titolo: Lascia che le cose accadano Autore: Ksenija Stojic
Genere: Narrativa contemporanea
Casa Editrice: Europa Edizioni
Collana: Edificare Universi
Pagine: 177
Codice ISBN: 978-88-5508-429-1
«Bisognava lasciarle sole e osservare col passare del tempo quale piega avrebbe preso questo scambio tra vecchio e giovane, tra chi la vita l’ha vissuta e chi ha paura di viverla, tra chi non ha paura della morte e chi la teme da sempre […]».
Lascia che le cose accadano di Ksenija Stojic è un viaggio nel cuore e nell’anima dell’essere umano, nelle sue paure e nelle sue fragilità così come nella sua tenacia e nella sua capacità di superare anche gli ostacoli più duri. Una storia di amicizia e di comprensione in cui due donne molto distanti per età e vissuto personale si trovano a condividere un pezzo di strada insieme; una strada che per l’una è quasi giunta al traguardo, mentre per l’altra è ancora tutta da percorrere. Giovanna è un’anziana donna innamorata della natura e dall’indole tenera e compassionevole, che accoglie ogni giorno come un dono e che sa ancora stupirsi delle piccole cose. Una bella signora con un cuore grande, che “fa parte di quei pochi privilegiati che vedono l’intero universo in un granello di sabbia”. Mare è invece una giovane donna con un passato doloroso che non riesce a buttarsi alle spalle; è un’anima ferita chiusa nella sua solitudine e ostinatamente attaccata alla sua sofferenza.
Una condizione che la sta allontanando sempre di più dalla vita e dall’accettazione dell’amore. L’autrice descrive con sensibilità l’incontro fortunato e significativo tra le due donne, che permetterà a Giovanna di lasciarsi andare al suo destino con serenità e a Mare di perdonare il passato e di ricongiungersi con il mondo e soprattutto con sé stessa. Lascia che le cose accadano è un omaggio alla semplicità e alla bellezza della vita, è un invito a trovare il coraggio di decidere il proprio cammino, rispettandosi e rispettando ciò che ci circonda. Grazie all’anziana amica, Mare comprende che la sofferenza fa parte dell’esistenza così come la felicità, e che ogni dolore rappresenta una possibilità di rinascita, di modificare la propria prospettiva di vita. La giovane donna accetta finalmente il cambiamento, e comprende che non può esserci luce senza oscurità. È infatti emblematica una frase all’interno dell’opera che recita: “solo dopo aver riconosciuto l’esistenza di spazi di morte nella vita, oltre che di spazi di vita nella morte, aveva ritrovato di nuovo sé stessa”. Mare ritrova sé stessa mentre Giovanna si smarrisce in un luminoso giorno di primavera, ma la sua partenza non è affatto triste perché rappresenterà per la giovane donna la speranza di poter vivere una vita in equilibrio con il mondo, di provare sincera gratitudine per i doni che le saranno offerti e di essere profondamente consapevole del proprio percorso esistenziale, fino al suo ultimo respiro.
TRAMA. La motivazione che ha spinto la psicologa e psicoterapeuta Ksenija Stojic a scrivere questo romanzo è nata spontaneamente, dopo che una paziente che aveva perso la madre le chiese di consigliarle qualche testo che potesse aiutarla ad affrontare il profondo dolore. In modo del tutto naturale dal cuore e dalla mente dell’autrice presero vita i personaggi, le trame e le parole, e nacque questo romanzo dove si racconta la profonda crisi esistenziale di una giovane donna, la quale, mediante incontri e confronti affascinanti, sviluppa un ricco e complesso approccio alla vita che le permette non solo di riappropriarsi delle sue profonde risorse psicologiche ma anche dell’amore. I protagonisti si confrontano sugli aspetti fondamentali delle loro esistenze: la dialettica tra la vecchiaia e la gioventù, tra chi la vita l’ha vissuta e chi ha paura di viverla, tra chi non ha paura della morte e chi la teme da sempre, comporta uno scambio di concetti e di valori che incidono profondamente sulle personalità dei protagonisti.