“Si tratta probabilmente del più grande sequestro di amfetamine a livello mondiale. Devo fare i miei più sentiti complimenti alla Guardia di Finanza. Siamo ancora in fase investigativa e non posso svelare ulteriori dettagli, ma parliamo davvero di un’operazione eccezionale, mai vista prima”. Così all’Adnkronos il Generale Antonello Maggiore, Direttore Centrale per i Servizi Antidroga del Dipartimento di Pubblica Sicurezza sulla maxi operazione che ha portato al sequestro al Porto di Salerno di un ingente quantitativo di stupefacenti: 14 tonnellate di amfetamine, 84 milioni di pasticche col logo ‘captagon’, prodotte in Siria dall’Isis per finanziare il terrorismo jihadista. Quelle stesse pasticche furono trovate anche nel covo dei terroristi del Bataclan, dopo gli attentati del novembre del 2015. “Probabilmente con il lockdown – prosegue il gen. Maggiore – c’è stato uno stop improvviso dello spaccio, una diminuzione di movimenti. Ecco spiegato verosimilmente il motivo di questi grossi quantitativi che sono stati ritrovati. Sicuramente le organizzazioni di spaccio internazionale avevano bisogno di recuperare soldi e terreno perso”. L’Isis si riconverte quindi al narcotraffico? “Probabilmente sì – afferma – . Queste amfetamine provengono dalla Siria, luogo in cui, negli anni, sono stati individuati laboratori clandestini di droga destinata ai vari mercati. Si può presupporre, però, che queste pillole siano a uso e consumo anche dei terroristi dell’Isis perché incidono molto sulla fatica, eliminano la paura e servono a formare il combattente perfetto. Potremmo definirla la droga del futuro”. Il generale Maggiore sottolinea infine l’attenzione investigativa per quanto riguarda il mercato delle droghe sintetiche. “E’ un mondo in evoluzione e in continua espansione. Ancora non sono così rappresentative, però sono in continuo aumento e quindi costituiscono un vero pericolo. Anche se la cocaina rimane la droga più diffusa e più sequestrata”.
Il più grande sequestro di amfetamine a livello mondiale. Captagon
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