La Corte d’Appello della California ha emesso una sentenza che potrebbe comportare non poche conseguenze nel mondo delle vendite online. Nel caso Bolger contro Amazon, che riguardava una batteria per laptop esplosa in faccia all’acquirente alcuni mesi dopo l’acquisto, ha stabilito che le piattaforme di marketplace sono da ritenersi responsabili per i difetti dei prodotti venduti da rivenditori terzi. “Quanto deciso dalla Corte d’Appello della California – commenta Davide Rossi, presidente di Optime (Osservatorio per la Tutela del Mercato dell’Elettronica in Italia) – è assolutamente in linea con quanto sosteniamo da tempo. Questa sentenza scardina l’intangibilità di Amazon così come quella di tutte le piattaforme analoghe. I marketplace online, in virtù dei molti ruoli che ricoprono nel processo di vendita e, soprattutto, della fiducia che i consumatori ripongono in essi, non possono essere considerati meri intermediari, e non possono pertanto sottrarsi alle proprie responsabilità. Ci auguriamo che questa illuminata sentenza apra la strada a un ripensamento delle direttive europee in materia di e-commerce, ormai arretrate e non rispondenti ai problemi attuali. Intervenire nelle sedi europee competenti è ormai un passo imprescindibile non solo a tutela dei diritti dei consumatori – conclude Rossi – ma anche per garantire concretamente la leale concorrenza tra operatori”.
(Bianco&Bruno del 07/09/2020)