Il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato prosegue la stagione espositiva 2021 incentrata su grandi artiste donne e sperimentazione di linguaggi e materiali
Accanto alla prima grande mostra in un museo italiano dedicata a Simone Forti proseguono la retrospettiva dedicata a Chiara Fumai e Cambio, il progetto di Studio Formafantasma dedicato all’industria del legno
In occasione dell’inaugurazione della mostra, il Centro ha presentato anche l’avvio del restauro dell’opera murale di Sol LeWitt al piano terra del museo la ricollocazione dell’opera di Fausto Melotti nel giardino e un nuovo percorso di sculture su Viale della Repubblica
Dal 24 giugno il museo rimarrà aperto tutti i giovedì dalle 12 alle 23
Il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato apre oggi la prima grande mostra in un museo italiano dedicata all’artista internazionale Simone Forti, figura chiave nello sviluppo della performancedalla fine degli anni Cinquanta a oggi: Senza fretta a cura di Luca Lo Pinto ed Elena Magini.
La mostra si inserisce nella stagione espositiva del 2021 del museo, i cui cardini sono le grandi artiste donne e la sperimentazione attraverso linguaggi e materiali diversi, dalla performance alle opere su carta, dai video agli ambienti sonori, dalle sculture al design, aggiungendosi alle mostre in corso: la retrospettiva dedicata a Chiara Fumai – Chiara Fumai. Poems I Will Never Release, 2007–2017 a cura di Milovan Farronato e Francesco Urbano Ragazzi in collaborazione con Cristiana Perrella, coprodotta con il Centre d’Art Contemporain di Ginevra (fino al 3 ottobre 2021), e Cambio, progetto che parte da un’indagine sulla responsabilità ambientale del design e sull’industria del legno, condotta da Studio Formafantasma, e organizzato in collaborazione con la Serpentine Gallery di Londra (fino al 24 ottobre 2021).
In concomitanza con l’inaugurazione della mostra di Simone Forti, il Centro Pecci ha presentato anche l’avvio del restauro dell’opera murale del grande artista americano Sol LeWitt Wall Drawing #736. Rectangles of Color (1993) al piano terra del museo, affidato al Settore Pitture Murali dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze.
In occasione del passaggio della 1000 Miglia a Prato, il museo ha proposto inoltre la ricollocazione dell’opera di Fausto Melotti in giardino e un nuovo percorso di sculture su Viale della Repubblica.
Il Centro Pecci annuncia inoltre – in occasione della stagione estiva – il prolungamento degli orari di apertura: dal 24 giugno il museo rimarrà aperto tutti i giovedì dalle 12 alle 23.
Sarà possibile visitare tutte le mostre in corso grazie alle visite guidate delle 19.00 e assistere alle performance della mostra Simone Forti. Senza fretta in programma il giovedì, dal 24 giugno al 5 agosto, alle ore 19.00 e alle ore 21.00.
Una programmazione che sottolinea la volontà del museo di affermarsi come centro di riferimento nazionale e internazionale per la creatività contemporanea, avviando importanti collaborazioni con istituzioni culturali, e aprendo sempre più i suoi spazi al pubblico e alla condivisione.
Crediti: Simone Forti. Senza fretta, 2021 Installation view al Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci Foto © Ela Bialkowska / Sol LeWitt Wall Drawing #736 -Rectangles of Color, 1993 InchiostrI a colori, sviluppo a parete cm 338×1908 Opera realizzata da Andrea Marescalchi e Antony Sansotta (novembre 1993) Collezione del Centro Pecci e del Comune di Prato Foto: Carlo Fei (1993) / Fausto Melotti Le Pleiadi, 1970 acciaio inox, cm 300x900x50 Collezione del Centro Pecci, Prato Comodato della Famiglia Genoni, Novara Foto: Carlo Fei (2004)