Cancellare l’ora di religione così come è considerata oggi: l’idea è di qualche settimana fa della senatrice Bianca Laura Granato, di L’Alternativa C’è, che ha chiesto di rivedere gli accordi Stato-Chiesa del 1984 con “l’insegnamento confessionale della religione cattolica” che andrebbe “sostituito da insegnamenti laici, di storia delle religioni per esempio, rendendo così più ricca l’offerta didattica di discipline storiche”. La proposta Granato ha fatto strada: nei giorni passati è stata trasformata in una vera a propria mozione politica.
La richiesta, supportato da alcune motivazioni legate soprattutto al cambiamento delle condizioni della società e quindi pure delle necessità formative, è stata sostenuta anche da alcuni partiti di governo – come M5S, Pd, Leu – oltre a +Europa e Gruppo Misto
L’iniziativa non è piaciuta, però, ad altri partiti. Secondo Carmela Ella Bucalo, di Fratelli d’Italia, la proposta va rigettata, perché l’ora di religione “è fondamentale al mantenimento della identità della nostra Nazione: insegnare la religione agli alunni, agli studenti; educarli ai valori del Cattolicesimo”.
La deputata parla di “parlamentari laici di diversi partiti alla riscossa”.
Andrà risolto il problema degli insegnanti che attualmente insegnano religione. Quelli di ruolo ovviamente non hanno problemi.