Nell’anno del covid, la discriminazione verso la comunità LGBT è aumentata del 17%. 1 persona su 4 ha ricevuto minacce. Dopo le panchine rosse, a Milano, arrivano quelle con i colori del Pride
Zeta Service di nuovo protagonista di un’iniziativa sociale, proponendosi come portatrice di equità e rispetto anche al di fuori delle mura aziendali. L’azienda ha dipinto una delle panchine sotto i propri uffici di Milano (in Viale Ortles, 54 A) con i colori della bandiera LGBT per celebrare il mese del Pride e la Week Pride del capoluogo lombardo.
Un modo per dichiarare in modo simbolico ma ben evidente il suo impegno nel contrasto alle discriminazioni e nel raggiungimento di pari diritti civili per tutt*.
Zeta Service, fondata da Silvia Bolzoni, e guidata oggi insieme ai figli Debora e Ivan Moretti, e specializzata in payroll e amministrazione del personale in outsourcing, è da sempre orientata al benessere delle persone, ed è l’unica realtà italiana ad avere la divisione interna permanente “Felicità e Valori”.
L’impegno verso l’equità da parte dell’azienda è iniziato tempo fa. Zeta Service, infatti, è socia di Parks Liberi e Uguali (che riunisce le aziende impegnate nell’inclusione LGBT) ed è stata la prima azienda a riconoscere il congedo matrimoniale ad un dipendente che aveva firmato il registro delle unioni civili con il suo compagno, ricevendo per questo, inoltre, nel 2013 il prestigioso Ambrogino d’oro da parte della Commissione per la Concessione delle Civiche Benemerenze del Comune di Milano.
“Vogliamo che chiunque passi davanti la nostra azienda possa riconoscere la nostra posizione: contro ogni tipo violenza e discriminazione e a favore dei diritti di tutt*. – Commenta Debora Moretti, Board Member di Zeta Service – È su questo che lavoriamo ogni giorno con tutti i nostri collaboratori. Le aziende non sono solo dei luoghi in cui si lavora ma anche quelli in cui trascorriamo la maggior parte della giornata. Per questo motivo crediamo che il cambiamento possa partire da qui, ed è importante che ai collaboratori vengano veicolati messaggi di rispetto e tolleranza, e che ogni giorno si metta in pratica l’equità riconoscendo pari diritti e tutele per tutt*”.
Purtroppo, gli ultimi dati rilevati da Gay Help Line, il contact center contro omofobia e transfobia, sono preoccupanti. Nell’anno del covid, infatti, sono aumentate le violenze (verbali e fisiche), le minacce e i ricatti subìti dalle persone LGBT, balzando dall’11% al 28%. I casi di mobbing e discriminazione sul lavoro, addirittura, dal 3% al 15%. Pregiudizi e ghettizzazioni che coinvolgono soprattutto i ragazzi più giovani al momento di fare coming out in famiglia. Ben il 36% dei minori ha subìto il rifiuto da parte dei familiari o dei propri coetanei, che ha poi portato a una condizione di isolamento, danneggiando anche il percorso di studi. Il 17% dei minorenni ha persino denunciato la perdita del sostegno economico da parte del proprio nucleo familiare.
La nuova panchina si affianca a quella già esistente che Zeta Service ha colorato di rosso contro la violenza sulle donne, tematica sulla quale l’azienda è attiva attraverso la sua Fondazione Libellula che ha in sé un network di oltre 40 aziende che attuano al loro interno progetti di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne.