Animal Equality rilascia inquietanti filmati realizzati sotto copertura che mostrano le pesanti violenze e l’abbandono deliberati nei confronti di oltre 650 mucche e vitelli impiegati all’interno di un allevamento per la produzione di latte nel sud del Galles.
Un investigatore sotto copertura di Animal Equality ha filmato nel corso di diversi mesi scene agghiaccianti, tra cui una serie di gravi violazioni delle norme di protezione animale. Il filmato mostra lavoratori che prendono a calci e pugni le mucche sul muso e nello stomaco, e le colpiscono con affilate pale di metallo. Le mucche, stremate, non più in grado di stare in piedi, vengono sollevate per i fianchi e trascinate sul pavimento di cemento.
Il latte prodotto dallo stabilimento – dove le riprese hanno avuto luogo alla fine del 2021 – viene fornito al più grande trasformatore e grossista indipendente del Regno Unito: Freshways. Freshways, che ha sede a Londra, distribuisce prodotti lattiero-caseari a una serie di rivenditori e imprese affermate, tra cui Costa Coffee, British Airways, Londis, Budgens e P&O Cruises. Freshways vende i propri prodotti anche al marchio Morrisons, che rifornisce a sua volta ristoranti, caffè e Amazon Fresh.
I gestori dello stabilimento sono stati sorpresi in diverse occasioni a lasciare consapevolmente le mucche sofferenti per lunghi periodi di tempo. In un’occasione una mucca è stata lasciata in preda a dolori atroci dopo che il suo vitello non ancora nato era morto dentro di lei. Nonostante un veterinario raccomandasse un’eutanasia immediata per un costo quotato di 30-40 sterline (circa 35 euro), il manager sul posto ha optato per ritardare l’azione e ridurre i costi. Il veterinario è stato registrato mentre affermava che “questo è un posto dove preferiscono risparmiare i soldi”. La mucca è così morta durante la notte in una lunga agonia.
Queste angoscianti immagini sono state mostrate a milioni di telespettatori in esclusiva su BBC One, uno dei principali canali della tv britannica. Il programma televisivo ha svelato gli abusi e le negligenze che si verificano nello stabilimento, nonché le operazioni standard e legali che sono parte integrante della produzione lattiero-casearia, tra cui l’inseminazione artificiale delle mucche e la crudele separazione delle mucche dai loro giovani vitelli.
Alice Trombetta, Direttrice Esecutiva di Animal Equality Italia, ha dichiarato: “Come Animal Equality stiamo sollecitando le autorità ad intervenire per fare in modo che questa azienda venga inchiodata alle proprie responsabilità a causa delle gravi violazioni commesse ai danni degli animali. Una condanna per crudeltà non aiuterà quelle mucche che sono state brutalmente picchiate o lasciate a morire in agonia durante la notte, ma invierà all’industria il chiaro messaggio che il Regno Unito non tollera tale crudeltà”. Ha aggiunto: “Ci viene raccontata una favola sull’allevamento delle mucche da latte, ma la realtà è molto più oscura. I consumatori vengono ingannati”.
Negli ultimi sei anni Animal Equality ha indagato su oltre 140 allevamenti lattiero-caseari in tutto il mondo – due in Italia – rivelando i segreti più oscuri dell’industria e scoprendo sofferenze prolungate per gli animali, abusi e negligenze deliberate, o illegalità in ognuna di esse. Come risultato delle sue indagini negli allevamenti e nei macelli, l’ONG ha ottenuto sei procedimenti giudiziari che hanno portato a condanne e sanzioni per abusi sugli animali negli ultimi anni.
Edie Bowles, avvocato di Advocates for Animals, ha affermato: “Il trattamento delle mucche da parte di questa azienda è una chiara violazione della legge. Non solo ci sono episodi di violenza diretta verso le mucche, ma c’è una cultura di negligenza e di cure al di sotto degli standard che causano gravi sofferenze, tutto ciò è contrario alla legislazione sul benessere degli animali”.
Intervenendo sulla questione, il veterinario Marc Abraham OBE, ha aggiunto: “Questo è uno dei più allarmanti casi di abusi e negligenze sugli animali che ho incontrato nella mia esperienza come veterinario. È stata documentata una serie di incidenti preoccupanti a seguito dei quali non sono state fornite cure mediche appropriate alle mucche malate, zoppe e ferite, così come diverse situazioni in cui le mucche sono state colpite violentemente e ripetutamente. Non c’è dubbio che queste mucche abbiano sofferto significativamente e che il loro dolore prolungato fosse del tutto evitabile”.
Anche nello stabilimento dove i vitelli vengono separati dalle loro madri entro poche ore dalla nascita sono state documentate pratiche dolorose e routinarie messe in atto dall’industria del latte. Queste pratiche legalmente consentite sono tipiche della produzione di latte e formaggi, comprese le piccole aziende, quelle certificate biologiche e quelle industrializzate.
È stato dimostrato infatti che un numero significativo di mucche fa fatica a camminare e a stare in piedi. In particolare, il 25% delle mucche nell’industria del latte britannica sono zoppe e fino al 50% soffrono di infezioni dolorose, come la mastite, a causa della produzione innaturale di latte che mette a dura prova le loro mammelle. Le mucche usate per la produzione di latte sono tipicamente mandate al macello quando hanno tre o quattro anni per ricavarne carne a buon mercato, in quanto considerate “inutili” dall’industria per via della loro ridotta capacità di produrre di latte. Le ultime cifre del governo britannico mostrano che 150.000 mucche vengono uccise in gravidanza ogni anno, e il 90% di esse proviene da aziende che producono latte.
In Italia più di 2,6 milioni di mucche sono allevate per il loro latte ogni anno, di queste il 4% viene macellata ancora incinta, ovvero quasi 130.000 mucche, un dato che supera la media europea. Nel nostro Paese inoltre nel 2020 la produzione di latte ha superato i 12,65 milioni di tonnellate, in aumento rispetto agli ultimi anni.
Di fronte a questi dati, tuttavia la consapevolezza e l’attenzione dei cittadini verso il tema dello sfruttamento estremo che avviene all’interno dell’industria del latte è in crescita. Si stima ad esempio che un terzo dei britannici beva regolarmente latte a base vegetale, rendendo il valore del mercato alternativo al latte di mucca pari a quasi 400 milioni di sterline l’anno. Secondo Coldiretti, sono circa 12 milioni gli italiani che consumano bevande vegetali per un totale annuo intorno agli 85 milioni di litri. Alcuni dati stimano che il mercato italiano ha raggiunto un valore di 280 milioni di euro ed è in continuo aumento.
Animal Equality
Animal Equality è un’organizzazione internazionale che lavora con la società, i governi e le aziende per porre fine alla crudeltà verso gli animali d’allevamento. Animal Equality ha uffici negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Germania, Italia, Spagna, Messico, Brasile e India.