SICPRE (Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva-rigenerativa ed Estetica) e AICPE (Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica), società scientifiche che riuniscono la totalità dei Chirurghi Plastici Estetici che operano in Italia, invitano di comune accordo tutti i pazienti non vaccinati ad evitare qualsiasi intervento differibile di chirurgia estetica.
L’indicazione delle due Società nasce da un’attenta valutazione della situazione epidemiologica del nostro Paese, con il numero di contagiati da Covid-19 in crescita esponenziale ogni giorno, e del rapporto rischi/benefici applicabile al paziente non vaccinato che si sottopone ad un intervento chirurgico.
Si tratta di un invito a un comportamento responsabile: l’atto chirurgico (di qualsiasi natura) induce sempre una momentanea depressione dello stato immunologico nella fase post-operatoria. Questo potrebbe esporre il non vaccinato a un aumentato rischio di contrarre il Covid-19 e, in caso lo contragga, ad affrontare complicanze più gravi relative all’operazione effettuata.
“E’ ormai chiaro che il vaccino permette a chi contrae il Covid-19 in questa variante diffusissima, di avere una sintomatologia più lieve e una sindrome infiammatoria multi-sistemica pressoché assente, mentre chi non ha copertura vaccinale rischia di sommare il quadro infiammatorio fisiologico, dovuto all’intervento, a conseguenze della malattia da coronavirus imprevedibili” – spiega il Dr. Pierfrancesco Cirillo, Chirurgo Plastico e Presidente di AICPE – “Come medici dobbiamo prima di tutto pensare alla salute del paziente e per questo chiediamo a chi decide di sottoporsi ad un intervento di chirurgia estetica di completare prima il ciclo vaccinale”.
“Siamo certi che” – conclude il Dr. Carlo Magliocca, Chirurgo Plastico e Presidente di SICPRE – “i pazienti non vaccinati possano procrastinare interventi che non sono strettamente necessari per la salute, per evitare di incorrere in complicanze non prevedibili nel caso contraggano il virus nel post-
operatorio. Abbiamo anche la necessità di scongiurare in tutti i modi l’eventuale occupazione di posti nei reparti ospedalieri, ordinari, di terapia sub-intensiva e intensiva”.
Nonostante i protocolli prevedano da qualche tempo in tutte le cliniche private o pubbliche anche un tampone molecolare 24 ore prima degli interventi di chirurgia estetica, non esiste infatti la certezza che il paziente non vaccinato possa evitare il contagio nella fase post operatoria, che per altro prevede medicazioni e visite di controllo in un lasso di tempo che può durare fino a sei mesi.
Per la sicurezza del paziente e di tutto il personale sanitario, i Chirurghi Plastici Estetici Italiani rappresentati da AICPE e SICPRE invitano quindi a completare il ciclo vaccinale contro il Covid-19 prima di affrontare un qualsiasi intervento di chirurgia plastica estetica.