“Bene ha fatto il Ministero della Salute a chiedere il rinvio dell’intesa in Conferenza Stato-Regioni sul decreto che norma la certificazione istituzionale del Sistema di Qualità Nazionale Benessere Animale (SQNBA) alla luce delle forti criticità presenti nel testo. Adesso il Ministro Patuanelli può e deve battere un colpo nella direzione politica indicata dal presidente Conte all’intero Governo: non si può predicare transizione ecologica di giorno e lavorare in direzione contraria di notte.” Questo il plauso e la richiesta delle 14 Associazioni aderenti alla “Coalizione contro le #BugieInEtichetta”*.
Il Ministero della Salute, che è competente sul tema del benessere animale e del corretto funzionamento del sistema sanitario pubblico a tutela della salute dei cittadini, ha dato un segnale nella direzione giusta nel prestare ascolto alle istanze della grande maggioranza dei cittadini e dei medici veterinari pubblici che da tempo hanno offerto, a entrambi i Ministeri, proposte concrete e costruttive per superare i gravi limiti presenti nella bozza di decreto disegnata dagli uffici del Ministero delle politiche agricole.
Le Associazioni ambientaliste, animaliste e dei consumatori hanno chiesto più volte – anche durante l’ultimo incontro con il Ministro Patuanelli che si è svolto lo scorso 5 luglio – la revisione della bozza di decreto in alcuni, precisi, punti essenziali: l’introduzione di cinque livelli diversificati per ogni specie e per i diversi metodi di allevamento, un’etichetta che riporti sempre visibili i diversi livelli per consentire ai cittadini di fare scelte consapevoli (come già oggi avviene per le uova etichettate nei quattro livelli da 0 fino a 3), la corretta definizione di benessere animale che comprenda i criteri internazionalmente accettati dei bisogni etologici di specie, della densità di animali e delle condizioni di trasporto quali criteri atti a determinare il benessere animale eliminando l’improprio riferimento alle emissioni in atmosfera (tema importante e necessario ma scollegato da questa definizione), la difesa del sistema pubblico veterinario a garanzia e tutela di tutti i cittadini.
Senza queste modifiche alla bozza di decreto etichettare con il claim “benessere animale SQNBA” i prodotti produrrebbe un inganno nei confronti dei consumatori, degli allevatori che hanno investito economicamente e avviato una vera transizione per garantire maggiore tutela agli animali allevati e dei medici veterinari pubblici che vedrebbero mortificata ogni loro competenza per accrescere il benessere degli animali, garantire la leale concorrenza e, soprattutto, la salute dei cittadini. Per tutte queste fondamentali ragioni le 14 associazioni che aderiscono alla coalizione contro le #BugieInEtichetta continueranno a offrire tutto il loro supporto ai due Ministeri per evitare un gravissimo errore istituzionale e un enorme danno a tutta la collettività.
*Le associazioni che aderiscono alla coalizione sono: Animalisti Italiani, Animal Law Italia, Animal Equality, CIWF Italia Onlus, Confconsumatori, ENPA, Essere Animali, Greenpeace, LAV, LEIDAA, Legambiente, OIPA, The Good Lobby, WWF Italia