MACBETH, il film di Justin Kurzel con Michael Fassbender e Marion Cotillard nei cinema dal 5 gennaio 2016 grazie a Videa.
Per Hastings-Smith, lo stile visivo del film è molto appropriato e perfettamente in linea con il suo intento tematico. “La logica che sottende tutte le scelte estetiche e visive, ha reso possibile fare in modo che guardando il film, ci si senta veramente in quei luoghi e ai quei tempi.”
La scenografa Fiona Crombie riferisce che l’indicazione che ha ricevuto da Kurzel è stata quella di creare un mondo “vivo e realistico”, in cui anche un pubblico moderno potesse immedesimarsi nonostante l’ambientazione storica. “Non volevamo che sembrasse finto o irreale,” dice. “la nostra intenzione principale era fare in modo che tutto potesse essere percepito come vicino all’esperienza umana.”
Kurzel ha voluto rispettare l’ambientazione storica e dice: “abbiamo studiato nel dettaglio gli aspetti della Scozia del XI secolo,” osserva Crombie, “Abbiamo creato la location di Inverness molto simile, credo, a quello che sarebbe stata allora.”
Crombie dice che la sua inclinazione naturale è quella di includere quanti più dettagli possibile: “è così che mi piace lavorare, e penso che aiuti tutti. Collaboro con Justin da molto tempo, e sappiamo come lavorare bene insieme.”
Insieme al set decorator Alice Felton, Fiona Crombie non ha trascurato nemmeno il più piccolo dettaglio: “Cosa possiamo aggiungere alla scena per non renderla debole? Qualunque cosa venga aggiunta, deve trasmettere il senso storico corretto.”
Tra le location scelte, la produzione ha girato alla Cattedrale di Ely – che nel film diventa Dunsinane. “È un luogo indubbiamente molto suggestivo e bello, ma quello che mi piace è che è imperfetto. Le mura non sono simmetriche, i pavimenti sono irregolari, si percepisce che non è tutto armonioso,” spiega Crombie.
Il produttore Canning ha sottolineato che a nutrire tutte le scelte del progetto è stata sempre la speranza che, dando al Macbeth toni più viscerali e cupi, una nuova generazione di spettatori avrebbe potuto sentirsi più coinvolta e vicina alla tragica storia raccontata da Shakespeare. A tal proposito ha detto: “La nostra intenzione è far capire che tutto ciò potrebbe accadere anche oggi. Abbiamo voluto trasmettere sensazioni molto realistiche. I personaggi potrebbero essere vivi oggi e compiere le stesse azioni orribili. Ci interessava fare in modo che il pubblico sentisse di assistere a qualcosa di diverso rispetto alle precedenti messe in scena.”
“È un’esperienza che terrà incollati alla poltrona. Un cast giovane invoglierà un pubblico giovane e più ampio rispetto a quello che normalmente andrebbe a vedere un film di Shakespeare. “
Hastings-Smith aggiunge: “Il nostro Macbeth non è la tragedia come l’abbiamo conosciuta a teatro o leggendola. È veramente un film per il grande schermo.”