Coronavirus, in lavorazione il documentario collettivo di sole donne “Tutte a casa”

“Tutte a casa – Donne, Lavoro, Relazioni ai tempi del Covid-19”. Si intitola così il progetto di documentario partecipato ideato da un gruppo di professioniste dello spettacolo: documentariste, sceneggiatrici, autrici teatrali ma non solo che si sono incontrate nel gruppo Facebook “Mujeres nel cinema” (https://www.facebook.com/groups/851619335235390/).

Lo scopo è quello di documentare il rapporto tra donne e lavoro ai tempi del Coronavirus: che cosa è cambiato finora, che cosa ancora cambierà. Un vero e proprio “diario emotivo” delle donne che sono costrette ad andare a lavorare fuori casa, di quelle che invece possono lavorare da casa e di quelle che non possono fare né l’una, né l’altra cosa. Una narrazione collettiva che sia in grado di generare anche una riflessione successiva sul momento storico che stiamo vivendo, realizzando così anche un vero e proprio archivio capace di testimoniare questa pagina fondamentale della nostra storia.

Per realizzare questo ritratto corale al femminile, le autrici del progetto lanciano la call e invitano a partecipare a questo diario collettivo scritto e filmato da molteplici mani, attraverso la realizzazione di brevi video-diari.

Narrare che cosa significa questo periodo per chi è costretta ad andare a lavorare fuori casa, per tutte le lavoratrici atipiche, autonome, per chi lavora in nero, e per chi può lavorare da casa e cerca di dare nuovi significati a questo tempo ritrovato.

Le domande a cui rispondere sono tante. Come, ad esempio: “Avevamo dei soldi da parte per poter far fronte alle emergenze? Avevamo un piano B o ce lo stiamo creando in questi giorni? Ci hanno licenziate, messe in stand-by? Come ci fa sentire non avere più il lavoro o il progetto a cui ci stavamo dedicando? Come sono cambiate le nostre abitudini? Abbiamo scoperto nuove passioni? Sono nate nuove amicizie? Quali sono le paure, i pensieri, i desideri quando tutto si ferma? Come impieghiamo questo tempo?”.

Le autrici del progetto chiedono di inviare dei video-diari che documentino il trascorrere dei giorni, gli spazi e le attività quotidiane.

LA CALL

Sarà possibile contribuire alla realizzazione del progetto:

Inviando dei video-diari che documentino il trascorrere dei giorni e i mutamenti della situazione lavorativa e personale;
Inviando dei video descrittivi degli spazi e delle attività quotidiane;
Segnalando questa iniziativa a chi si trova in prima linea.

Ogni contributo dovrà essere accompagnato dalla liberatoria per l’utilizzo delle immagini per tutte le persone che compaiono nel video e da un breve testo in cui sono riportati nome, data e città in cui è stato girato il video.

INDICAZIONI TECNICHE:

Video girati in orizzontale;
È possibile girare con smartphone, iPad, reflex, videocamera;
Prestare all’audio;
Mettersi a favore della luce;
Far firmare la liberatoria ad ogni persona intervistata;
Riprendere sia spazi esterni che spazi interni della propria quarantena;
Lunghezza massima: 5 minuti.

Per saperne di più basta consultare la pagina Facebook Tutte a casa – Donne, Lavoro, Relazioni ai tempi del Covid-19 https://www.facebook.com/tutteacasa/ , oppure scrivere all’indirizzo email tutteacasa@gmail.com .

Sarà possibile inviare tutto il materiale anche a Massimiliano Quirico, direttore di Sicurezza e lavoro (direttore@sicurezzaelavoro.org) e a Mujeres nel cinema (mujeresnelcinema@gmail.com).

L’ALCHIMISTA NON percepisce ed è contraria ai finanziamenti pubblici (anche il 5 per mille). La sua forza sono iscrizioni e contributi donati da chi ci ritiene utile.