“Sinfonie Urbane” è un documentario sulle periferie romane (in particolare su tre di esse: Corviale, Idroscalo e Prenestino-Quarticciolo) il cui scopo è quello di raccontare la periferia discostandosi dalla classica narrazione di cronaca nera che ne fanno solitamente i media. La periferia, infatti, non è fatta di degrado o criminalità; il suo cuore pulsante sono i suoi abitanti, coloro che la vivono ogni giorno, che la difendono e la raccontano, che creano un fronte comune per migliorarla e trasformarla nella città di domani.
“Sinfonie Urbane” raccoglie le testimonianze audio degli abitanti delle periferie, che parlano del loro rapporto con il quartiere in cui vivono, ma non solo: si raccontano per quello che sono nel profondo, con i loro sogni, i loro desideri e i loro pensieri su argomenti come l’amore, la famiglia, la felicità, la fede, la libertà, il futuro…
Mentre le loro voci scorrono in sottofondo, dal profilo visivo il documentario mappa e ridisegna l’estetica delle periferie, esaltando le loro peculiari architetture, i punti di interesse, la natura che le circonda. Le riprese, realizzate in bianco e nero e slow motion, accrescono il distacco che c’è tra questi luoghi e il modo in cui solitamente vengono narrati; ce li mostrano, invece, da un’angolazione completamente nuova, che celebra la loro bellezza.
Ad accompagnare tutto questo, infine, sono le “Sinfonie Urbane” che danno il titolo al documentario. Tre sinfonie, create ad hoc dal compositore Gualtiero Titta, una per ogni periferia, che esprimono l’essenza di questi luoghi astratti dalla loro comune rappresentazione: l’adagio per Idroscalo, il largo per Corviale, l’allegro per Prenestino-Quarticciolo.
I tre movimenti del documentario sono introdotti da un’ouverture (presente anche nell’estratto proiettato in forma di docu-mapping) in cui Giorgio De Finis, antropologo ed esperto di periferie, parla di ciò che le periferie rappresentano all’interno di una città, e del loro potenziale di innovazione, sia da un punto di vista architettonico che culturale.