Come vi siete conosciuti?
Possiamo dire che la vita, in un modo o nell’altro, ha fatto si che le nostre strade si incrociassero, nonostante la distanza. Io (Giada) ed Ylenia ci conosciamo da 12 anni, non lo definirei neanche un rapporto di amicizia, va oltre tutto.
La conoscenza con Matilde nasce da ‘’Myspace’’ un social che, probabilmente, molti dei ragazzi di oggi siamo certi non conosceranno! Con Umberto, invece, abbiamo condiviso (sempre io ed Ylenia) una serata con i nostri vecchi progetti Stoner, e anche li è stato amore a prima vista. C’è una sorta di magnetismo che ci ha portati ad avvicinarci senza sapere effettivamente il perché.
Quando avete iniziato la vostra avventura, le idee erano chiare?
Le idee inizialmente non erano chiare, ma sicuramente era chiaro l’intento di questo progetto: dare voce, parole e suoni a tutto ciò che per noi è viscerale e che tenevamo dentro da troppo tempo.
Una domanda “marzulliana”… La paura di essere se stessi è un limite, o il limite che genera la paura di essere se stessi?
La paura di essere se stessi è un limite se rimane una paura, se non si prende in considerazione. Per noi la paura più che un limite sta diventando una molla, un catalizzatore per evolvere. Siamo d’accordo con Samuel quando canta “sono cambiamenti solo se spaventano”.
Parliamo del vostro incontro con l’etichetta Musica Contro Le Mafie…
Il nostro incontro con Musica Contro le Mafie è nato dalla vittoria del contest per poter suonare all’Uno Maggio di Taranto, tra i vari “premi” c’era la partecipazione all’evento che ogni anno MvsM organizza al teatro di Cosenza. (Giada) Fino ad allora io la Calabria non l’avevo mai vista, visitata o percepita. Da subito abbiamo avuto modo di entrare nel mondo di MvsM, era tutto perfetto. Lo staff, l’evento, la musica, le parole…non avevamo mai partecipato ad un evento così importante moralmente. Con Gennaro De Rosa (presidente dell’associazione) c’è stato da subito un “imprinting”, è una persona che fa tanto per la comunità e smuove veramente mari e monti.
Musica Contro le Mafie non è una semplice etichetta, Musica Contro le Mafie è una associazione della rete di Libera (associazioni, nomi e numeri contro le mafie) che da anni, attraverso la musica e i musicisti, porta avanti un impegno non solo “contro” le mafie, la corruzione, i fenomeni di criminalità e chi li alimenta, ma profondamente “per”: per la giustizia sociale, per la ricerca di verità, per la tutela dei diritti, per una politica trasparente, per una legalità democratica fondata sull’uguaglianza, per una memoria viva e condivisa, per una cittadinanza attiva e responsabile.
Ecco, speriamo che con l’uscita di “TERRA” tanti artisti che ci seguono possano avvicinarsi a questo mondo, perché c’è bisogno che se ne parli, e che tutti insieme si faccia rete per essere più forti.
Progetti futuri?
Sicuramente fare un disco, e stiamo già lavorando su alcune tracce di cui siamo molto entusiasti. Poi, chiaramente, non aspettiamo altro che si ritorni a suonare live, che è ciò di cui ci alimentiamo principalmente.
Perchè i nostri lettori dovrebbero ascoltare la vostra musica?
(Umberto) Sinceramente non vedo motivi per cui non dovrebbero farlo. Scherzi a parte, principalmente perché proponiamo un messaggio che nasce dalla necessità di raccontare il nostro mondo, senza filtri, nel quale credo che in tanti ci si possano ritrovare. E poi, senza falsa modestia, perché scriviamo buona musica, o quanto meno originale.
-Baci da tutt*-