Cos’è lo stile nella musica, per te?
Credo che lo stile sia inconsciamente presente in ogni artista, perché proprio la spinta che ci muove a lavorare in questo campo si fonda sulla nostra personalità, che crea lo stile. Non credo che si possa raggiungere, vedo piuttosto lo stile parallelo alla crescita dell’artista. Lo stile, le influenze, i mezzi, gli stimoli, gli argomenti, le esperienze crescono e mutano le caratteristiche della musica e dell’arte, smuovendo sempre la fantasia e la curiosità. Per questo è un lavoro stupendo…perché si basa sullo stupore.
Come nasce “Ah-Ah”?
Ah-ha nasce dalla mia voglia di giocare e tirarmi su di morale, per contrastare la pesantezza del periodo. Cercavo qualcosa che stimolasse la mia fantasia, e l’ho trovata nel suono “ah” trovato in un brano di Laurie Anderson, “O Superman”. Da lì è nata la mia voglia di creare un brano che al posto delle parole avesse il suono “ah” nel ritornello.
Cosa vorresti fare di “grande”?
La mia massima aspirazione sarebbe fare un concerto allo stadio Olimpico di Roma e sentire il pubblico che canta insieme a me. Spero di riuscire a fare tutti i passi giusti per arrivare a quel punto. Amo cantare e amo fare concerti, quindi non c’è niente che potrei sperare di più.
Perchè dobbiamo ascoltare la tua musica?
Perché la mia musica è sempre puntata a far emozionare chi la ascolta, che sia con un sorriso, una speranza, un conforto nei momenti meno felici della vita. Ho sempre un occhio verso lo spettatore, la mia musica nasce per chi poi dovrà ascoltarla.