Non hanno commesso il reato di aggiotaggio informativo Morgan Stanley, Bank of America, Citi Group e Deutsche Bank, le quattro banche estere imputate nel processo milanese sul crack Parmalat, e non lo hanno fatto neppure i cinque dirigenti e funzionari degli stessi Istituti di credito finiti sul banco degli imputati con l’accusa di aver dato false comunicazioni al mercato per ‘gonfiare’ il titolo Parmalat oltre il proprio reale valore di mercato. Lo hanno deciso i giudici della seconda sezione penale di Milano dopo tre ore e mezza circa di Camera di Consiglio.
Tutti assolti, dunque, banche, funzionari e dirigenti, al processo di primo grado avviato a Milano sul presunto aggiotaggio informativo. Una doccia fredda per la pubblica accusa, che con i pm Eugenio Fusco e Carlo Nocerino aveva chiesto di confiscare ai quatto Istituti di credito 120 milioni di euro complessivi, piu’ il pagamento di 900mila euro ciascuno a titolo di risarcimento. Quanto ai funzionari e dirigenti delle banche accusati di aggiotaggio informativo, per loro i pm milanesi avevano chiesto pene comprese tra un anno e un anno e quattro mesi di reclusione. Ma il verdetto del Tribunale di Milano e’ una doccia fredda anche per i circa 30 mila risparmiatori che erano rimasti beffati dall’acquisto di bond Parmalat e che, nella speranza di ottenere un risarcimento, si erano costituiti parte civile.
fonte aduc