Registrato in presa diretta, con un’attitudine che sa di jazz e avant garde (per il totale approccio “improvising”), fa pensare a This Mortal Coil e Dead Can Dance, ma anche al più intimo Jeff Buckley. Ma fermarsi a questi parallelismi sarebbe riduttivo. Sì, perché il linguaggio espressivo di Alberto Nemo è talmente personale ed “immateriale” da render difficile qualsiasi accostamento. Possiamo allora parlare di musica sacra, classica, di atmosfere dark, di bassi doom, di arabeschi d’archi e riverberi che fanno suonare il disco come se ci fosse un’intera orchestra. E, soprattutto, della bellissima voce di Nemo. Angelica e dark, malinconica e struggente in ogni istante.
Tracklist:
1. Anthropomorphos
2. 13 Lucertole
3. In-Somnem
4. Se(m)mai
5. Vortici
6. Non posse non finire
Pubblicato: 2017
Label: Dimora Records
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