Signore incontrastato del nuovo trash americano, Mark Pirro raggiunge con questo film il suo zenith del cattivo gusto, dopo deliranti prove come “A Polish Vampire in Burbank” e “Nudist Colony of the Dead”, mette in scena un personalissimo omaggio ai monster movie giapponesi realizzando la storia del povero Waldo Williams, postino vessato dalla moglie fedifraga (la quale tenta in tutti i modi di farlo fuori), che si becca un virus direttamente da un rospo messicano di cui vediamo i piedini zampettare in soggettiva durante un flashback.
Dopo essere stato visitato da un proctologo feticista, Waldo si rivolge a un folle dottore nipponico che gli infila una bacchetta radiattiva su per il culo trasformandogli le chiappe in un’entità autonoma, capace di staccarsi dal corpo e andare a uccidere la gente a colpi di sciolta fino a che la mutazione irreversibile non lo trasforma in un gigantesco mostro pronto a seminare il panico nella metropoli. Superata la barriera Pirro ci prende gusto e non si ferma davanti a niente e nessuno, ci butta dentro una poliziotta che fa il verso a Jodie Foster ne “Il silenzio degli innocenti” con tanto di Hannibal Lecter che si sfila dal culo un criceto per mangiarselo, un detective che adora farsi battere le chiappe, una serie di preti con la predilezione per la sodomia, una coppia di cantanti orientali che spuntano nei luoghi più impensati (addirittura in un orinatoio) e intermezzano la vicenda con una canzone sempre uguale e conclude il tutto con il delirante Summa cum Lauden, versione ironica di Osama Bin Laden, usato come kamikaze per infilare esplosivi nel gigantesco deretano.
La follia di Pirro è irresistibile e fa passare in secondo piano gli orrendi effetti speciali, ricavati con ritagli digitali malamente amalgamati tra loro, chiappe gonfiabili e elementi in CGI che sembrano usciti dal un computer per bambini. I riferimenti comunque ci sono e non solo per quanto riguarda il cinema del sol levante, come non ricordarsi infatti della gigantesca tettona assassina di “Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso e non avete mai osato chiedere”? Certo bisogna essere preparati psicologicamente ad un simile basso livello di qualità cinematografica, quando poi si entra nel merito, però, si riesce ad apprezzare adeguatamente un tasso di bizzarria che non ha eguali nella storia della settima arte.
Regia Mark Pirro
Cast Bill Devlin, Dani Leon, Jean Black