Una nuova operazione dell’Europol e della Guardia Civil spagnola ha portato alla luce un’ampia rete criminale coinvolta nella vendita illegale di carne equina collegata a una serie di reati tra cui frode alimentare, riciclaggio di denaro e frode documentale. La carne, non adatta al consumo umano, è stata venduta anche in Italia.
A inizio dicembre, l’operazione coordinata dall’Europol ha portato all’arresto 41 indagati tra Spagna e Belgio coinvolti nel commercio illegale di carne equina. Durante i controlli avvenuti in Spagna, all’interno degli allevamenti clandestini sono stati scoperti 80 cavalli vittime di maltrattati e affetti da varie malattie non curate a causa della mancanza di controllo veterinario.
Secondo Europol, questa mancanza di supervisione veterinaria rappresentava un rischio significativo per lo sviluppo di malattie zoonotiche trasmissibili all’uomo. Inoltre, gli animali allevati vivevano in pessime condizioni, in mancanza di cibo e acqua, nonché in situazioni di stress permanente durante il trasporto.
In Spagna, le autorità hanno inoltre sequestrato mezza tonnellata di carne di cavallo non adatta al consumo umano e destinata ai mercati di Italia, Spagna, Germania e Belgio. Tra gli indagati coinvolti nella rete criminale ci sono coloro che macellavano gli animali senza i dovuti controlli, coloro che si occupavano del trasporto, i veterinari che fornivano documenti falsi e operatori delle macellerie che vendevano la carne.
Pur essendo considerati animali da compagnia in molti Paesi, i cavalli vengono ancora trattati come merce nel commercio globale, soffrendo non solo nei macelli ma anche nei trasporti a lunga distanza tra i Paesi in cui vengono allevati e macellati. In Italia, dove vengono macellati più cavalli che in tutta l’Unione europea – circa 25mila solo nel 2021 – e dove il consumo della loro carne è il più alto in Europa, quasi la metà di questi animali viene importata attraverso viaggi infernali dalla Polonia, dalla Francia o dalla Spagna.
Animal Equality ha di recente rilasciato un’inchiesta esclusiva realizzata sotto copertura in Messico che denuncia le brutali violenze sugli animali e la macellazione clandestina dei cavalli, con rischi anche per la salute dei consumatori. Il Messico è il secondo produttore di carne equina al mondo dopo la Cina ed è uno tra i maggiori esportatori globali.
“L’indagine shock condotta da Europol e dalla Guardia Civil spagnola mostra che il maltrattamento dei cavalli e il commercio illegale della loro carne è un problema anche in Italia e in Europa. Ma questo è inaccettabile: come società abbiamo la responsabilità di proteggere i cavalli e tutti gli altri animali sfruttati dall’industria alimentare ponendo fine a queste pratiche ingiuste”, afferma Alice Trombetta, Direttrice Esecutiva di Animal Equality Italia.