CODACONS: IL SISTEMA NORMATIVO E’ CARENTE ATTUALMENTE, ECCO ALCUNI CONSIGLI DA SEGUIRE PER PROTEGGERE IL PROPRIO PORTAFOGLIO.
Pavia: I numeri fotografano uno dei più grandi disastri finanziari della finanza mondiale. Circa un milione di investitori che hanno perso oltre 30 miliardi di euro e, solo in Italia, vi sarebbero oltre centomila creditori. La piattaforma di criptovalute l’exchange crypto FTX ha chiesto negli Stati Uniti di essere ammessa al Chapter 11, ossia alla bancarotta assistita. E’ la prova defintiva che i criptoasset poggiano su basi davvero molto fragili.
Codacons: “I risparmiatori dovrebbero usare enorme cautela se proprio decidono di investire denaro in queste piattaforme, poiché si tratta di mercati non regolamentati, senza nessuna tutela per i risparmiatori. In attesa della nuova normativa Ue che arriverà con il regolamento Mica, la compravendita di criptovalute è una giungla senza regole e senza difese effettive. Il consiglio è non lasciare i soldi virtuali in un “portafoglio” messo a disposizione dalla piattaforma (exchange). Sono infatti piattaforme virtuali private, non regolamentate, dove spesso si sono verificati, oltre ai fallimenti, anche problemi legati a furti ed hackeraggi. In linea di principio sono società che non offrono garanzie e non sono assicurate, con il rischio potenziale di poter perdere tutti i soldi depositati. Meglio usare la chiavetta Usb, vale a dire su un supporto non connesso a Internet, e quindi non soggetto a furti da parte di hacker o ad altre variabili. Unica avvertenza: occorre non perdere la chiavetta, altrimenti i soldi virtuali non sono più recuperabili. In gergo si chiama cold wallet, al contrario degli hot wallet che si trovano sul pc o sullo smartphone. Diverso il discorso per chi ha già perso i propri soldi, è necessario per adesso verificare se sussistano concrete possibilità di recupero dei risparmi perduti valutando i costi da sostenere. Per informazioni sul tema, segnalazioni e per ricevere assistenza legale contattare il Codacons all’indirizzo codacons.pavia@gmail.com o al recapito 347.9619322”.