“Erasmus a Kiev”, un viaggio al centro dell’antropocene,e’ il tema centrale del nuovo concept album degli Autostoppisti Del Magico Sentiero, formazione allargata friulana.
La trilogia, cominciata alcuni anni fa con la rilettura del libro “Le vie dei Canti” di Bruce Chatwin, passando attraverso il rogo a cui furono sottoposti gli scritti di Pier Paolo Pasolini, qui si conclude su una strada a senso unico, che preclude eticamente qualsiasi concessione e ammiccamento ad un pensiero unico, il quale ormai riesce a creare contrapposizioni di comodo in uno schema globale tragicomico.
I testi prendono spunto da esperienze individuali che dal paesello di provincia arrivano sino alla linea del fronte.
Coadiuvato da un stuolo di musicisti che provengono dalle piu’ disparate esperienze sonore, lo schema proposto risulta meno liquido rispetto ai dischi precedenti, e in alcuni episodi emergono accenni alla forma canzone, fra i tamburi siculi antichi incarnati nella figura di ‘Alfio Antico, protagonista della scena folk e teatrale nazionale, e le sorprendenti distorsioni di Andrea Massaria, il quale con la sua chitarra dipana acide ombre sopra i già tetri paesaggi sonori evocati.
Il talentuoso Mirko Cisilino, con tromba, trombone e corno francese, arrangia i pezzi più soul del lotto, mentre i poeti Roberto Ferrari e la slovena Benecia Antonella Bukovaz distribuiscono liriche cupe, neanche fossero caramelle.
Le note di copertina dello scrittore e storico Angelo Floramo infine descrivono con precisione questo trattato sociologico in forma canzone, ed abbelliscono il libretto contenuto all’interno dello stravagante compact disc, la cui copertina meriterebbe una candidatura all’Oscar per la miglior fotografia, opera di Fabio Gon.
Le foto contenute all’interno della custodia sono del maestro fotografo Luca D’Agostino.
Gli autostoppisti del magico sentiero sono:
Citossi Fabrizio: chitarre, voci, blues harp
Martin O’Loughlin: didgeridoo, basso tuba, medusa
Franco Polentarutti: voce
Marco Tomasin: tromba, voce
Stefano Tracanelli: sassofoni, flauto traverso, organo, blues harp
Alessandro Seravalle: elettronica, sintetizzatori.
La trilogia, cominciata alcuni anni fa con la rilettura del libro “Le vie dei Canti” di Bruce Chatwin, passando attraverso il rogo a cui furono sottoposti gli scritti di Pier Paolo Pasolini, qui si conclude su una strada a senso unico, che preclude eticamente qualsiasi concessione e ammiccamento ad un pensiero unico, il quale ormai riesce a creare contrapposizioni di comodo in uno schema globale tragicomico.
I testi prendono spunto da esperienze individuali che dal paesello di provincia arrivano sino alla linea del fronte.
Coadiuvato da un stuolo di musicisti che provengono dalle piu’ disparate esperienze sonore, lo schema proposto risulta meno liquido rispetto ai dischi precedenti, e in alcuni episodi emergono accenni alla forma canzone, fra i tamburi siculi antichi incarnati nella figura di ‘Alfio Antico, protagonista della scena folk e teatrale nazionale, e le sorprendenti distorsioni di Andrea Massaria, il quale con la sua chitarra dipana acide ombre sopra i già tetri paesaggi sonori evocati.
Il talentuoso Mirko Cisilino, con tromba, trombone e corno francese, arrangia i pezzi più soul del lotto, mentre i poeti Roberto Ferrari e la slovena Benecia Antonella Bukovaz distribuiscono liriche cupe, neanche fossero caramelle.
Le note di copertina dello scrittore e storico Angelo Floramo infine descrivono con precisione questo trattato sociologico in forma canzone, ed abbelliscono il libretto contenuto all’interno dello stravagante compact disc, la cui copertina meriterebbe una candidatura all’Oscar per la miglior fotografia, opera di Fabio Gon.
Le foto contenute all’interno della custodia sono del maestro fotografo Luca D’Agostino.
Gli autostoppisti del magico sentiero sono:
Citossi Fabrizio: chitarre, voci, blues harp
Martin O’Loughlin: didgeridoo, basso tuba, medusa
Franco Polentarutti: voce
Marco Tomasin: tromba, voce
Stefano Tracanelli: sassofoni, flauto traverso, organo, blues harp
Alessandro Seravalle: elettronica, sintetizzatori.
Hanno inoltre partecipato alle registrazioni del disco:
Mattia Antico: manipolazioni sonore
Sandro Carta: tromba
Matteo Bosco: voce
Edoardo Sguazzin: voce
Nikolas Valletta: percussioni assortite
Elena Di Giusto :voce, cori
“Erasmus a Kiev” è stato registrato, mixato e prodotto da Federico Sbaiz ai Five Cats Studios di Pradamano (Udine)
Mattia Antico: manipolazioni sonore
Sandro Carta: tromba
Matteo Bosco: voce
Edoardo Sguazzin: voce
Nikolas Valletta: percussioni assortite
Elena Di Giusto :voce, cori
“Erasmus a Kiev” è stato registrato, mixato e prodotto da Federico Sbaiz ai Five Cats Studios di Pradamano (Udine)
Link: www.newmodellabel.com
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